Dopo mesi di lavori, la fontana di piazza Caduti a Dalmine perde ancora acqua
Ai cittadini non è passata inosservata la pozza d'acqua che si è formata ai piedi della struttura. Di qui la decisione di spegnere di nuovo
di Laura Ceresoli
Non c'è pace per la fontana di piazza Caduti 6 luglio 1944, a Dalmine. Pare, infatti, che i recenti interventi di restauro non siano bastati ad arginare i problemi idraulici che da anni affliggono le vasche.
Proprio qualche giorno fa ai cittadini non è passata inosservata la pozza d'acqua che si è formata ai piedi della struttura. Di qui la decisione dell'amministrazione di spegnere di nuovo gli zampilli in attesa di verifiche. Nel frattempo si attendono anche i lavori, già programmati, relativi all'illuminazione, che questa volta non dovrebbero comportare alcuna chiusura. Vista la situazione, però, non è escluso che la fontana venga di nuovo transennata e ingabbiata.
Uno dei primi a fiutare il disguido è stato Beppe, lo scaltro segugio dello scultore Luigi Oldani che racconta: «Il mio cane pochi giorni fa, passando mi faceva notare questa cosa: “Questa goccia che cade non promette niente di buono. Qui i lavori sono stati fatti da cane”. Io ho cercato di fargli capire che non era possibile tutto ciò. Dopo due anni di cantiere e due mesi di chiusura programmata, a sette dall’inaugurazione non era possibile che la fontana perdesse ancora acqua, cane di poca fiducia. Invece siamo punto e a capo. Pensare che già è programmata per questo mese una chiusura per sistemare l’illuminazione. Orribile».
Preoccupato anche il capogruppo del Pd Dalmine Renato Mora: «Purtroppo ci sono state ancora perdite d'acqua dal lato di fronte all'edificio della “direzione Dalmine” e sembra tornare il colore verde delle alghe. Dispiace proprio, dopo tutti i soldi spesi, vedere ancora la fontana in queste condizioni. L'amministrazione, dopo l'ulteriore chiusura per manutenzione programmata dei mesi scorsi, aveva detto che ci sarebbe stata ancora una chiusura per sistemare l'impianto luminoso. A questo punto credo che ci siano altri lavori da fare sull'impermeabilizzazione del fondo e sul trattamento dell'acqua per evitare la formazione delle alghe e si dovranno spendere altri soldi. Ci attiveremo per capire cosa non sta funzionando, di chi sono le responsabilità e cosa si intende fare per risolvere il problema e consegnare, una volta per tutte, alla città la fontana finalmente funzionante».
Sul tema interviene anche Diego Parimbelli, amministratore del gruppo “Sei di Dalmine se...”: «Era ottobre 2023 quando postai le foto che mi aveva mandato un cittadino (...)