San Martino

Dopo tanti anni di attesa, Leffe ritrova finalmente il suo cuore verde con il nuovo parco

Dopo anni di abbandono e un investimento di oltre un milione di euro, l’area del Titanic torna a vivere grazie all’opera di riqualificazione

Dopo tanti anni di attesa, Leffe ritrova finalmente il suo cuore verde con il nuovo parco
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di Matteo Beltrami

Finalmente, dopo un’attesa durata diversi anni, il prossimo primo maggio a Leffe sarà inaugurato il nuovo Parco San Martino, i cui lavori di riqualificazione si sono recentemente conclusi.

La data per il taglio del nastro, tutt’altro che casuale, è un rimando ai fasti del Dopolavoro che sorgeva in quell’area fino agli anni Novanta, in seguito raso al suolo per realizzare il parco poi noto come Titanic, sia per la forma che ricordava la famosa nave, sia per il metaforico naufragio che nel giro di pochi anni vide la struttura (costata oltre due miliardi di lire) implodere a causa dei problemi strutturali e dell’incuria.

Il parco San Martino di Leffe

«Si tratta di un traguardo importante per la nostra amministrazione – afferma il sindaco Marco Gallizioli – finalmente restituiremo ai cittadini quest’area rimasta per lungo tempo inutilizzabile e in totale abbandono. È una zona significativa del paese, perché collega la parte bassa del centro storico con quella più alta in cui si trovano l’oratorio e le scuole, ora raggiungibili in sicurezza grazie a un percorso inclusivo».

La riqualificazione del parco ha richiesto un investimento complessivo di oltre un milione di euro. Di questi, circa 370 mila sono stati ottenuti dal Comune come risarcimento a fronte delle vertenze legali intraprese con i costruttori della vecchia struttura, mentre nel marzo 2022 la vittoria del bando regionale sulla riqualificazione urbana ha fornito un ulteriore finanziamento a fondo perduto di 500 mila euro da Regione Lombardia, consentendo al Comune di investire “solo” 300 mila euro in risorse proprie.

Il parco San Martino di Leffe

«Teniamo a sottolineare che nel corso dei lavori i costi sono aumentati (...)

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