Dottoressa si trasferisce e Longuelo resta senza medico: la rabbia del quartiere
La presidente di Vivere Longuelo ha denunciato il disagio vissuto dagli abitanti in una lettera. La precisazione della dottoressa Manzoni
Il medico di base va in pensione e i suoi assistiti rimangono senza alcun tipo di riferimento, non avendo più nessuno cui rivolgersi in caso di necessità. Storie di questo tipo se ne sentono in tutta la Bergamasca: la carenza dei medici di base sul territorio è una triste realtà, acuita in modo particolare da quando è scoppiata l’emergenza Covid.
La protesta di Vivere Longuelo
L’ultima testimonianza, che racconta della mancanza di un camice bianco nel proprio quartiere, arriva da Longuelo, dove dall’1 giugno la dottoressa Manzoni, che ha sostituito per alcuni mesi la dottoressa Marchisio andata in pensione, si sarebbe trasferita a Curno senza avvisare i pazienti, che hanno scoperto per puro caso di non avere più un medico.
«Ci è stato detto in Ats che a breve dovrebbe essere pubblicato un bando nella speranza che i medici in graduatoria si presentino ed accettino l'incarico», spiega Alessandra Licini, presidente di Vivere Longuelo, che ha denunciato il disagio vissuto dagli abitanti del quartiere in una lettera inviata al direttore sociosanitario dell’Ats Giuseppe Matozzo e, per conoscenza, al sindaco Giorgio Gori. «Le chiediamo cosa intenda fare l’Ats – aggiunge -, al di là dello sperare, per garantire il diritto all’assistenza sanitaria dei cittadini nell’immediato».
Longuelo conta circa 4.500 abitanti, di cui 373 ultraottantenni (pari all’8,3%) e un quarto dei residenti ha un’età superiore ai 60 anni. «Gli uffici dell'Ats, interpellati, hanno risposto che purtroppo non ci sono medici disponibili – si legge nella lettera -, in quanto i recenti neolaureati hanno preferito scegliere altre attività lavorative».
Nel frattempo, l'Agenzia di tutela della salute ha consigliato agli assistiti della dottoressa Marchisio di cercare altri medici in servizio in quartieri vicini a Longuelo, ma non nei comuni confinanti di Curno e Mozzo, perché fanno capo a Treviglio.
«La verifica con i quartieri vicini ha dato come risultato medici già pressoché al massimo degli assistiti – conclude amareggiata Alessandra Licini -. E spostarsi al Villaggio degli Sposi o in altri quartieri più lontani non è certo semplice per un anziano».
La precisazione della dottoressa Manzoni
Successivamente alla pubblicazione della lettera, la dottoressa Daniela Manzoni ci ha però scritto per fare alcune precisazioni. In particolare, la dottoressa spiega «(senza alcun tipo di polemica) che il mio incarico provvisorio è terminato lo scorso 1 giugno (non entro nel merito della difficoltà sulla mancanza di un ambulatorio fisico nel quartiere di Longuelo) e già da più di un mese, per quanto possibile, ho avvisato tutti i pazienti interessati, anche utilizzando mail e messaggi automatici in segreteria. Questo per ribadire che da parte mia c’è stato tutto l’impegno possibile nell’informare gli assisti. Inoltre vi informo che nell’ultimo bando a cui io ho partecipato e per cui io vengo trasferita a Curno, tra i concorrenti vi sono diversi colleghi di Medicina Generale che nei prossimi mesi apriranno il loro studio nei quartieri di Bergamo come previsto».