tira e molla

Dubbi sui locker in centro a Bergamo, l'assessore Berlanda garantisce: «Si possono spostare»

Doppia interrogazione a maggio da parte di Ida Tentorio e Arrigo Tremaglia per andare a fondo della questione, che aveva già fatto discutere

Dubbi sui locker in centro a Bergamo, l'assessore Berlanda garantisce: «Si possono spostare»
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Due interrogazioni, entrambe datate maggio, entrambe con al centro i locker per la consegna dei pacchi installati a Bergamo ed entrambe firmate da consiglieri di Fratelli d'Italia.

La prima, del 12 maggio, porta la firma di Ida Tentorio e Arrigo Tremaglia e si concentra sul «grosso locker blu elettrico con la scritta Gls» comparso al Campo di Marte. La seconda, di una decina di giorni successivi, reca la firma della sola Tentorio e riporta domande molto simili, ma in relazione questa volta ai locker targati Amazon in centro. Questione che aveva fatto molto discutere, basti pensare a quello installato in Porta Nuova con tanto di opera d'arte di Luca Font e che aveva sollevato le ire dei commercianti.

Per l'e-commerce

A queste interrogazioni, che chiedevano riscontro delle modalità decisionali, sul coinvolgimento (o meno) dei commercianti, nonché sui criteri usati per l'individuazione delle aree, ha dato risposta scritta l'assessore alla Mobilità Marco Berlanda. L'amministratore spiega come l'installazione di questi dispositivi rientri nelle strategie e soluzioni a supporto della mobilità urbana di Bergamo, previste dal Piano urbano della mobilità sostenibile (Pums) approvato a luglio 2022, quindi dalla precedente amministrazione.

In particolare, questo piano sul fronte della logistica urbana ha previsto anche «l'implementazione e diffusione di una rete di cosiddette "pack stations" e convenzioni con negozi di vicinato affinché possano fungere da punto di consegna degli acquisti effettuati tramite e-commerce, centralizzando i conferimenti di merce in luoghi giudicati idonei a tali operazioni, evitando in tal modo le consegne indirizzo per indirizzo», per citare l'assessore.

I luoghi si possono modificare

Come richiesto nelle interrogazioni, Berlanda spiega che le aree sono state scelte «sulla base di una pianificazione di massima operata preliminarmente dal Comune di Bergamo e sono state localizzate con la finalità di ridurre il transito dei veicoli di consegna che, convergendo verso spazi di stoccaggio, evitano di raggiungere i singoli domicili».

In particolare Berlanda ha voluto sottolineare come queste installazioni sono sempre modificabili: «Come stabilito nei protocolli d'intesa sottoscritti tra il Comune e gli operatori del servizio, le localizzazioni potranno essere oggetto di modifica in fase esecutiva a seguito: dei pareri resi dalle autorità competenti nell'ambito delle eventuali richieste di nulla osta (quali concessione uso di suolo pubblico, autorizzazione paesaggistica), formulate dall'operatore; di analisi della sussistenza di adeguati requisiti funzionali e realizzativi condivisi tra le parti, che potranno comportare lo spostamento di alcune localizzazioni in posizioni più efficaci, ma non la loro soppressione».