Disturbo alla quiete o irregolarità amministrative: sospese due attività
Il primo è un bar che si trova a Campagnola: chiuso per 12 giorni. A un ristorante di San Pellegrino elevate sanzioni per 22 mila euro
Tra il 14 e il 15 luglio, due attività sono state sospese in Bergamasca. La prima, un bar, per dodici giorni a Campagnola a causa di problemi alla sicurezza e alla quiete pubblica. La seconda a San Pellegrino Terme, per via di alcuni dipendenti non regolarmente assunti e per l'assenza del documento di valutazione dei rischi. Lo rende noto la Polizia di Stato.
Liti, interventi e violazioni amministrative
Il primo decreto di sospensione, dalla durata di dodici giorni, è stato emesso lo scorso 14 agosto per un bar di Campagnola, a Bergamo: collocato in un contesto residenziale, è stato oggetto di diversi interventi delle forze di polizia. L'ultimo nella notte dello scorso 4 agosto quando gli agenti della Polizia, con l'ausilio dei carabinieri, sono intervenuti per una lite in atto fra tre persone, una delle quali è stata trasportata in ospedale dal personale del 118.
Già lo scorso 16 giugno alcune persone in stato di alterazione psicofisica aveva lanciato bottiglie di vetro contro il locale, danneggiandone la porta d'ingresso. Inoltre, nella loro attività di controllo, gli agenti della Polizia di Bergamo hanno accertato numerose violazioni amministrative per inosservanza della normativa dei pubblici spettacoli e di regolamentazione degli addetti alla sicurezza (buttafuori).
Il bar, inoltre, si è reso responsabile di disturbo della quiete pubblica, rendendo necessaria l'adozione da parte del sindaco di Bergamo di un'apposita ordinanza che ne limitasse l'orario di apertura. Tutto questo ha spinto la questura ha emettere un decreto di sospensione temporanea dell'attività.
Cinque dipendenti su sette non regolari
Nella giornata di Ferragosto, i carabinieri hanno proseguito i loro controlli sulle attività commerciali: a San Pellegrino Terme, in serata, è stata chiusa un'attività di somministrazione alimenti.
Come riporta L'Eco di Bergamo, dai controlli sarebbe emerso che su sette lavoratori impiegati soltanto due risultavano regolarmente assunti.
Inoltre, l'esercizio è stato trovato sprovvisto di documento di valutazione dei rischi. Per questi motivi, si è provveduto a sospendere l'attività: è stato aperto un procedimento penale ed elevate sanzioni per quasi ventiduemila euro.
A noi contano peli sul culo, a questi non mettete i nomi . Provaci quando vi fa comodo