Due centri estetici abusivi tra Costa Volpino e Pisogne: altissimo il rischio per i clienti
Erano entrambi sui social e attiravano giovanissime. Trovati strumenti senza sterilizzazione, flaconi di sostanze sconosciute e adrenalina

Avevano degli ambulatori clandestini a Costa Volpino e a Pisogne, dove operavano senza licenza, senza abilitazione, senza partita Iva e senza rispettare le normative sanitarie corrette.
Nonostante questo, eseguivano pericolose iniezioni sottocutanee di botulino, acido ialuronico e filler di dubbia provenienza e pubblicizzavano la propria attività di medicina estetica sui social, attirando come clienti anche giovanissime.
I primi sospetti dal web
Per questo due donne di nazionalità rumena sono state indagate in conseguenza alle indagini eseguite dai militari della Guardia di Finanza di Breno e di Costa Volpino con i Nas di Brescia, come riportato da L'Eco di Bergamo. I primi sospetti erano iniziati proprio dai profili social che le due usavano per pubblicizzarsi. Da lì poi erano state individuate le donne coinvolte e avviati i controlli e le perquisizioni.
Rischio altissimo
Nelle loro abitazioni, usate come laboratorio, sono stati trovati anche strumenti e sostanze mediche utilizzate illecitamente per trattamenti estetici al di fuori di qualsiasi autorizzazione. Si aggiungono poi strumenti senza sterilizzazione, flaconi di sostanze sconosciute non correttamente conservati. Il rischio per la salute dei loro clienti era quindi potenzialmente altissimo, come purtroppo dimostrato anche da recenti casi di cronaca.
L'adrenalina in frigo
In particolare, all'interno di un frigorifero è stata anche trovata dell'adrenalina, pronta per essere iniettata in caso di shock anafilattico. Le indagini proseguono per far luce sulla rete di approvvigionamento delle sostanze utilizzate e sulle eventuali responsabilità di ulteriori soggetti coinvolti.
.. e pensare un po' che possibilità di aver contratto epatite ed hiv senza l'uso di strumentazione sterilizzata secondo norma! Confido che le due donne titolari dell'attività sommersa siano state arrestate e associate subito alle carceri nostrane in attesa di accertamenti sierologici su possibili epidemie provocate alle clienti che a loro si sono rivolte per i ritocchini... se le lasciano libere non le ripigliano più...
Finalmente qualcosa si muove... Anche a Bergamo ci sono attività di servizi alla persona (ricostruzione unghie/estetiste) di origini straniere che operano illegalmente senza autorizzazioni in appartamento.