Commenti su: E così si torna a nuotare nella piscina del Seminario (ma solo per chi riesce a salirci...)

Stefano

Se i tempi di ristrutturazione dell' impianto Italcementi saranno simili a quelli della costruzione della palestra in via Tobagi..lasciate ogni speranza! In entrambi i casi resterà il problema del parcheggio per gli utenti risolto all' Italcementi con la zelante attività degli ausiliari del traffico e in via Tobagi allestendo un parcheggio, a cui afferiscono universitari, impiegati etc che non vogliono pagare la sosta in centro ,riservando lo spazio attiguo alla palestra ad area verde perché Bergamo è ...green!

Laura

Riporto un estratto del programma elettorale dell’allora candidato, poi eletto, sindaco di Bergamo signora Elena Carnevali: […] Completeremo il piano di rinnovamento delle strutture sportive e delle palestre dei quartieri, un nuovo Palasport, nuove piscine Italcementi, il nuovo CUS al centro sportivo di Loreto e SOSTERREMO LE ASSOCIAZIONI SPORTIVE VI OPERANO […] É evidente agli occhi di tutti che, contrariamente a quanto promesso sotto elezioni, l’amministrazione non abbia tenuto nel benché minimo conto di una realtà sportiva, quella dei tuffi , che per anni ha portato in auge il prestigio della città. DECIDERE DI NON VOLER REALIZZARE la copertura della piscina esterna significa non solo impedire agli atleti di proseguire nella propria preparazione ma anche per gli allenatori e per i componenti degli staff rischiare di perdere lavoro. É francamente inaccettabile !!! La copertura della piscina esterna è una soluzione finanziariamente sostenibile. Resta all’amministrazione volerla autorizzare così onorando l’impegno assunto nel proprio programma elettorale.

Franco

Non esistono sport minori. Esistono discipline di pari dignità. Coltiviamole tutte senza eccezioni!

JenaPliskeen

Visto come è andata a basket e volley con il Palazzetto, fossi un tuffatore, sarei seriamente preoccupato.

Laura

Pratico tuffi master da anni e tuttora con grande sacrificio vengo ad allenarmi da Treviglio per preparare i Campionati Mondiali Master che si terranno a Singapore ad Agosto. Senza piscina tutto questo non sarà possibile e mi rammarica molto pensare che come me, anche i più giovani appassionati e praticanti di questo sport dovranno interrompere e rinunciare ai loro sogni per mancanza di una struttura in cui allenarsi. Mi auguro che si possa coprire la piscina esterna per consentire alle società di tuffi e delle altre discipline di rimanere vive!

Miki

Concordo con gli altri, per i tuffatori nessun servizio. Pagano anche loro gli spazi acqua, avrebbero dovuto avere le stesse attenzioni degli altri. Quindi le società di tuffi dovranno chiudere i battenti? Nessuno pensa che ci sono campioni italiani, europei e mondiali che si devono allenare???? Trovo questa cosa una vera ingiustizia soprattutto per 2 società che vengono dimenticate … come far scomparire uno sport che porta a Bergamo dei titoli che valgono

Daniela Curnis

Non si cita la disciplina dei tuffi, che è l'unica a cui ancora non è stata garantita continuità. Si rischia che un'intera società sportiva ricca di giovani talenti debba chiudere, ed è ingiusto!

Stefano belotti

Come atleta bergamasco e rappresentante dei tuffi italiani, sono profondamente deluso dalla decisione dell’amministrazione comunale di escludere la disciplina dei tuffi dai progetti di ristrutturazione. Non si tratta solo di privare me e altri atleti di una struttura essenziale, ma di compromettere il futuro di intere società sportive che ha formato campioni e ispirato giovani promesse. Chiedo al Comune di rivedere le priorità, investendo nello sport che rappresenta Bergamo e il Paese a livello internazionale. Non possiamo permetterci di cancellare il futuro dei tuffi. Si poteva e si può ancora pensare di coprire la piscina estiva.

Pia

Chiudendo la piscina Italcementi non è stata offerta un’alternativa a chi pratica i tuffi, soprattutto a livello agonistico, visto che in tutta la bergamasca non c’è un impianto che possa accogliere gli atleti per questa attività. A questo nessuno ha pensato.

Franz

Con gli stessi soldi si poteva coprire la Piscina esterna e garantire la continuità di tutte le attività, non solo nuoto e pallanuoto ma anche phb(attività ludiche e agonistiche per diversamente abili) nuoto sincronizzato, tuffi (che ad oggi non hanno un’alternativa e saranno condannati a “morte”) ecc.

Luigi Ferrari

Come sempre i servizi pubblici dobbiamo pagarli due volte, in prima battuta con le tasse e poi con i ticket per recuperare gli investimenti dei privati.

Marcello

Un bel regalo alla Curia...?

Francesco Giuseppe

Quindi una piscina privata, finanziata dal comune con i nostri soldi pubblici, al posto di quella pubblica. In città alta come ci si andrà? In auto no, in bici o monopattino per nuotare? Col bus, la sera tardi, coi relativi rischi? No grazie. Meglio trovare fuori bergamo con parcheggio.