È stata inaugurata la "Casa minori e famiglia Marina Lerma" in via Morelli, a Bergamo
È stata voluta dalla Fondazione Angelo Custode e dedicata ai bambini con disabilità complessa e fragilità. Ecco tutti gli spazi

In via Morelli, a Bergamo, è nata una nuova realtà, la Casa minori e famiglia Marina Lerma, inaugurata proprio questa mattina, il 14 giugno, alla presenza del vescovo di Bergamo monsignor Francesco Beschi e delle autorità civili e militari. Qui si ampliano e rafforzano i servizi già attivi dal 2018 nella Casa Amoris Laetitia dedicati ai bambini in situazioni di disabilità complessa e fragilità.
La necessità
La Fondazione Angelo Custode, voluta dalla diocesi di Bergamo, dopo l'esperienza fatta in questi anni nella Casa Amoris Laetitia, ha infatti maturato la consapevolezza che servisse fare qualcosa di più per supportare i piccoli e le loro famiglie, che ha voluto quindi realizzare una struttura più ampia, dedicata a diversi servizi integrati.
Tutti gli spazi
La struttura di via Morelli si sviluppa su tre piani, dove si trovano: il centro diurno per minori, con stanze interattive con indicazioni colorate e facilmente comprensibili (non solo disegni, ma anche scritte in diverse lingue e anche in braille) dove gli ospiti possono sperimentare e apprendere; le stanze per i piccoli, e i monolocali dove possono stare con la famiglia; il polo di Neuropsichiatria territoriale; gli spazi dedicati agli ambulatori e il consultorio. Non solo, qui sono state pensate anche sale per la formazione e la ricerca.





In generale, la struttura è stata progettata per rispondere al meglio alle esigenze dei più piccoli e delle loro famiglie, che sono seguite anche durante i percorsi domiciliari. Nella Casa minori e famiglia Marina Lerma, lavorano circa ottanta dipendenti (compresi gli specialisti) a cui si aggiungono sessanta volontari.
Arte e formazione
Negli spazi della casa, la cura incontra anche l'arte grazie all'installazione di opere di Andrea Mastrovito e di Paola Meneghetti e la cultura e l0infromazione grazie alla collaborazione con l'Asst Papa Giovanni XXIII e con l'Università degli Studi di Bergamo. Verranno infatti offerte anche occasioni di formazione relativi ai percorsi di cura sperimentati, dedicati agli operatori socio-sanitari e alle diverse realtà educative del territorio. Una struttura nata grazie anche al bando di Fondazione Cariplo (bando progetti emblematici) e a un finanziamento di Regione Lombardia.
Le parole del vescovo
Il vescovo di Bergamo, che ha fortemente voluto e attentamente accompagnato questo progetto, inserendo questa inaugurazione nell'orizzonte del Giubileo ha ringraziato «tutti coloro che hanno contribuito a rendere grande l'Angelo», rimarcando come «amore significa conoscere il bisogno di colui e colei che diciamo di amare».

Monsignor Beschi ha citato le parole di Papa Leone, quando dice che «la vita è fatta di incontri, durante i quali emerge ciò che siamo». Parlando poi della parabola del samaritano che «si ferma perché è un uomo davanti a un altro uomo che ha bisogno di aiuto». Ha messo in evidenza anche l'importanza delle crepe, le debolezze, che «lasciano entrare la luce di Dio». E la forza della comunità, nelle persone dei suoi rappresentanti che si sono succeduti sul palco, ma anche dei tanti cittadini presenti tra il pubblico, è stata evidente.
La comunità della Fondazione, con il presidente monsignor Vittorio Nozza, la responsabile Area minori, Maria Luisa Galli, il direttore Giuseppe Giovanelli, ma anche gli operatori, i volontari, i genitori.
Il videomessaggio della ministra
Presenti anche la sindaca di Bergamo Elena Carnevali, l'assessore regionale Paolo Franco (in rappresentanza del presidente della Lombardia Attilio Fontana e della Giunta), il direttore generale di Ats Massimo Giupponi, il direttore generale di Asst Papa Giovanni Francesco Locati, Gianpietro Benigni della commissione centrale beneficenza di Fondazione Cariplo, e l'artista Andrea Mastrovito. Anche Alessandra Locatelli, ministro per le disabilità, ha mandato un messaggio video per ringraziare tutti coloro che hanno dato vita a questo nuovo progetto.