Recupero

Ex Principe di Napoli, approvato il progetto definitivo: lavori in partenza

Era l'ultimo passaggio per l’apertura del cantiere, previsto entro sessanta giorni. Ci vorranno poi due anni per completare il restauro

Ex Principe di Napoli, approvato il progetto definitivo: lavori in partenza
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È stato approvato dalla Giunta di Bergamo il progetto definitivo per la sistemazione dell'ex Principe di Napoli, ultimo passaggio per l’apertura del cantiere previsto entro sessanta giorni. Ci vorranno, poi, due anni di lavori per completare il restauro del palazzo storico di via Pignolo che ospitava l'ex asilo, chiuso negli anni '90.

L’intervento di restauro e rifunzionalizzazione avrà un valore di circa 3,6 milioni di euro e sarà realizzato dal gruppo Ferretti casa, come extra onere legato all’operazione urbanistica del piano Parco ovest 2, l’area che fa da cerniera tra il Villaggio degli Sposi e il quartiere di San Tomaso de’ Calvi. La sua sistemazione si fa quindi sempre più concreta: dopo diverse ipotesi di riutilizzo, compresa la vendita, l’accordo con Ferretti Casa ha consentito di sbloccare l’iter dell’edificio, che non solo rimarrà pubblico, ma verrà anche completamente rimesso a nuovo e restaurato.

Riqualificazione, con installazione artistica

Il progetto prevede di collocare all'interno dell'immobile diverse funzioni dall’alto contenuto sociale e culturale tra loro interconnesse quali residenza a canone concordato, negozi, spazi per funzioni pubbliche e spazi destinati alle realtà associative ed artistiche, luoghi di aggregazione e spazi per la lettura. Il complesso ospiterà anche spazi destinati allo sviluppo di esperienze nel campo agroalimentare con ambienti destinati alla ristorazione con annesso orto urbano per l’utilizzo di prodotti a chilometro zero.

A tutto ciò si accompagna un unicum, ideato e proposto nell’anno della Capitale della Cultura appena conclusosi, quale la scelta di destinare il corpo di fabbrica dell’intero complesso ad accogliere l'installazione site-specific di Andrea Mastrovito intitolata L'uomo che non poteva fare miracoli. L'opera “abita” il contesto, diventando parte di esso e sviluppandosi lungo i diversi ambienti.

A breve il bando per la gestione

La fase di progetto è stata anticipata da un lungo studio storico sull’edificio, che ha riassunto la stratigrafia dell’immobile intero d’intesa con la Soprintendenza. Nei prossimi mesi verrà anche pubblicato il bando per la sua gestione: l’obiettivo è quello di un utilizzo sociale e culturale promosso da soggetti pubblici o privati che possano favorire in forma singola o associata.

«Dopo aver avviato il cantiere nei mesi scorsi di Cascina Ponchia a Monterosso siamo particolarmente soddisfatti di poter dar avvio nei prossimi mesi al cantiere anche del Principe di Napoli - spiega l’assessore Francesco Valesini -. Due edifici accomunati non solo dal fatto di essere rimasti di proprietà comunale ma anche da una futura destinazione dai contenuti sociali e culturali particolarmente spiccati».

«Una valorizzazione - prosegue - che si era già tentata nel 2013 con la giunta Tentorio, in quel caso prevedendone la vendita, senza però alcun risultato, e che ora può al contrario trovare finalmente una risposta all’altezza della qualità di quell’immobile e delle sue indubbie potenzialità, considerata anche la vicinanza alla Montelungo e alla nuova Gamec prevista nel vecchio Palazzetto di piazzale Oberdan. Edificio con cui potrà costruire, ci auguriamo, una relazione per molti versi coerente vista la presenza della bellissima e unica nel suo genere opera di Andrea Mastrovito».

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