Quello che resta della ex Sace di Bergamo verrà completamente smantellato, in ottica di un intervento di rigenerazione urbana atteso da vent’anni. Di conseguenza, sono già in vigore alcune modifiche alla viabilità, che interesseranno in particolare la trafficata via Baioni e vie limitrofe all’edificio, fino al 10 novembre.
Modifiche alla viabilità: restringimento in via Baioni
Nell’ordinanza sono coinvolte via Crescenzi (dal civico 71 all’intersezione con via Pinetti), con divieto di sosta (con rimozione forzata) e restringimento della carreggiata con senso unico alternato, oltre a divieto di transito pedonale sul lato opposto.
Chiude poi al traffico via Pinetti, tra il civico 8 e l’intersezione con via Crescenzi; unica eccezione per residenti e frontisti, con istituzione del doppio senso di circolazione a vista, più entrata e uscita da via Crescenzi o via Baioni.
Proprio via Baioni sarà il nodo centrale: qui, tra il civico 35 e il 39, ci sarà un restringimento della carreggiata, con istituzione di senso unico alternato regolato da movieri, a cui si aggiunge divieto di transito per i pedoni e limite di velocità a 30 chilometri orari.
Al posto dell’ex Sace palazzine, piazze e giardini
Al posto della vecchia fabbrica sorgerà la “Tower Baioni”: sei palazzine, dai cinque ai sette piani l’una, 144 appartamenti per almeno 350 persone. Un nuovo insediamento residenziale su un’area che si estende per venticinquemila metri quadrati, al cui interno nasceranno anche un giardino, una piazza con sala civica e parcheggi.
Un progetto di cui ormai si parla da vent’anni e che solo ora sta vivendo una fase di “scatto” in avanti: il programma di demolizioni, come riporta L’Eco di Bergamo, è infatti partito a settembre con l’abbattimento delle strutture interne, non visibili dalla strada. Ora tocca agli esterni: a occuparsene, per conto della World Building srl, è la Milesi Sergio geometra.
Il motivo del restringimento in via Baioni è dovuto alla natura strutturale dell’edificio, che al suo interno presenta una struttura in metallo: per questo motivo, è stato necessario richiedere l’occupazione di suolo pubblico. L’avvio del cantiere per la realizzazione delle nuove edificazioni, invece, non sarà prima del 2026: prima dovrà concludersi la Conferenza dei servizi, attorno a metà novembre, poi si passerà alla firma della convenzione con il Comune.