di Laura Ceresoli
Il parcheggio di via Rezzara, a Dalmine, torna a far discutere. Con l’arrivo delle prime piogge, le note criticità dell’area sono di nuovo emerse, rendendo difficoltoso l’accesso per molte famiglie. Anche in occasione di eventi come la festa dell’oratorio di Sforzatica Santa Maria, il posteggio ha mostrato la sua importanza ma, al contempo, la sua inadeguatezza.
La lista di opposizione Nostra Dalmine, rappresentata in Consiglio comunale da Anna De Amici e Davide Benedetti, è quindi tornata a sollevare la questione attraverso i social, chiedendo all’amministrazione comunale un intervento risolutivo che migliori le condizioni attuali del posteggio, considerate «non adeguate per l’uso quotidiano da parte della comunità».
E con la riapertura delle scuole, la situazione potrebbe ulteriormente peggiorare: «Da mesi – si legge nel loro post – riceviamo segnalazioni di genitori costretti a portare i figli in braccio fino alla scuola dell’infanzia per non farli camminare nel fango, di auto sporche e di buche che rendono il parcheggio inutilizzabile quando piove».
Il gruppo ricorda che la situazione perdura da tempo. Già un anno fa, sono state presentate diverse interrogazioni in Consiglio comunale dalle minoranze per chiedere chiarimenti sulla destinazione dell’area, su eventuali interventi strutturali e sulla regolamentazione del suo utilizzo.
In una recente replica, la vicesindaca Sara Simoncelli ha giustificato l’utilizzo del calcestre per le riparazioni, spiegando che questa scelta risponde a una specifica richiesta della Soprintendenza. Ha inoltre aggiunto: «Meglio questo che colate di cemento, visto che voi siete contrari al consumo di suolo».
Una risposta che l’opposizione ha definito poco centrata: «Come se il problema del consumo di suolo a Dalmine fossero una manciata di posteggi davanti a un asilo, e non le opere che devastano il territorio come l’Autostrada Dalmine–Treviglio, sostenuta dal Sindaco, e le nuove aree commerciali e residenziali» (…)