Federconsumatori boccia la nuova BiGi: «Costi raddoppiati e difficoltà di utilizzo»
Criticata la nuova modalità di noleggio: «Chi non ha l'app non può usare le bici e non sono previsti rimborsi per i vecchi abbonamenti»
Sono trascorse meno di due settimane dal varo delle nuove “BiGi”, il servizio di bike sharing implementato da Atb su incarico del Comune e gestito in collaborazione con nextbike GmbH. Ma ciononostante sono già arrivate le prime bocciature per forma rinnovata di noleggio delle biciclette.
Federconsumatori ha sottolineato non soltanto l’impennata dei costi di utilizzo per gli utenti, che «risultano mediamente raddoppiati», ma anche la sottovalutazione delle difficoltà che molte persone si troveranno a dovere affrontare nel gestire un servizio più informatizzato rispetto al precedente.
«Per avere delucidazioni su alcuni punti a noi non chiari – spiega l’associazione - abbiamo chiesto e ottenuto un incontro con l’Assessore alla mobilità Stefano Zenoni e i responsabili di Atb, denunciando, oltretutto, la mancata applicazione del protocollo esistente tra alcune associazioni di tutela dei consumatori e l’Amministrazione comunale di Bergamo. Trattandosi di un servizio che rientra nella gestione più ampia della mobilità si è posta la questione dell’assenza di una carta dei servizi che indichi gli impegni e gli obblighi del gestore a tutela dei fruitori. Ad esempio, per la parte che dovrebbe prevedere un indennizzo in caso di mancato funzionamento del sistema informatico, chi e come ne risponde?».
Federconsumatori ha evidenziato un ulteriore limite del nuovo servizio: chi non ha uno smartphone in grado di scaricare l’applicazione dedicata non può noleggiare le biciclette. Un problema non da poco, soprattutto perché non è previsto alcun risarcimento per gli abbonati al vecchio servizio che, pur vantando un credito per le quote già pagate, non hanno intenzione di passare alla nuova forma di noleggio.
«Perciò, non esistendo alternativa alla gestione informatizzata, abbiamo chiesto che ai vecchi abbonati che si trovassero nella situazione descritta venga riconosciuto il rimborso delle somme non più utilizzabili – conclude Federconsumatori -. In attesa di poterci confrontare con l’assessore alla mobilità e con il gestore del servizio nella stesura della carta dei servizi richiesta, ci impegniamo a monitorare il funzionamento delle nuove bici a noleggio e chiediamo a coloro che le utilizzano di segnalarci le eventuali difficoltà incontrate e suggerimenti per migliorare il servizio».