Fine del coprifuoco: alla Fara tornano le liti e le chiamate al 118 per intossicazione etilica
Per porre fine a risse e assembramenti l'anno scorso il Comune aveva istituito un presidio di polizia locale fisso. Abuso di alcool soprattutto tra i più giovani
L’anno scorso erano serviti esposti, segnalazioni e raccolte firme tra i residenti per mettere fine ai vandalismi e agli schiamazzi estivi alla Fara, ad opera dei più giovani, grazie a una sorta di presidio fisso della polizia locale.
Pur non essendo ancora arrivati ai livelli dell’anno scorso, però, come reso noto da L'Eco di Bergamo, tra le conseguenze della fine lockdown e, soprattutto, del coprifuoco, vi sono liti (che il più delle volte si risolvono con gli insulti) e una movida sopra le righe, andati in scena nel proprio nel prato di fronte all’ingresso del parco Sant’Agostino.
Sabato sera, oltre la mezzanotte, erano un centinaio i ragazzi che si erano radunati alla Fara in gruppi più o meno piccoli per bere e chiacchierare, liberi dalla spada di Damocle del coprifuoco. Nel corso della serata pattuglie della polizia locale e voltanti della Questura sono passare dalle Mura per monitorare la situazione: non si sono registrati episodi particolarmente gravi e al momento il Comune non ha ancora ricevuto alcun esposto da parte dei residenti.
Ma tra gli effetti collaterali del lockdown, forse come risposta ai lunghi periodi di isolamento e di stress emotivo, vi è anche l’aumento dell’abuso di sostanze alcoliche, in particolare tra i minorenni e i giovani.
Nella notte tra sabato 19 e domenica 20 giugno sono stati numerosi gli interventi del personale del 118, che ha dovuto soccorrere giovanissimi che si erano sentiti male a causa dell’alcool. Il più giovane aveva 14 anni, si era sentito male a Sarnico ed è stato portato in ospedale a Chiari, dove gli hanno curato l’intossicazione etilica.