La risposta

«La vegetazione non è un problema per i fossi di Astino», l'assessore Rota risponde a Ribolla

L'interrogazione del consigliere leghista aveva riacceso i riflettori sulla pulizia delle rogge. Nel 2024 ci sarà un nuovo intervento

«La vegetazione non è un problema per i fossi di Astino», l'assessore Rota risponde a Ribolla
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La vegetazione nel fosso di via Astino non influisce negativamente sui flussi idrici: a spiegarlo è l'assessore ai Lavori pubblici Ferruccio Rota, in risposta all'interrogazione inoltrata dal consigliere Alberto Ribolla la scorsa settimana, in cui accendeva i riflettori sulla manutenzione e pulizia delle rogge di Astino.

Nessun problema in quel tratto

«Il reticolo idrico in questione - spiega Rota - è denominato Ramo 1 "Colatore dello Scaricatore Valle Astino" appartenente al reticolo consortile a cielo aperto, di cui la gestione è stata presa in carico dal Comune, che parte dallo Scaricatore di Astino per rimettersi nel medesimo scaricatore, costeggiando dapprima i campi agricoli di Astino e poi un'area urbanizzata attraversando la via Astino all'altezza del civico 98».

Il tratto di reticolo a monte dell'attraversamento con via Astino, ha spiegato il consigliere, è di fatto soggetto alla crescita di vegetazione «folta e ingombrante» e da alberature «la cui crescita incontrollata potrebbe essere di intralcio al regolare deflusso idrico».

Non si può dire lo stesso invece della parte a valle dell'attraversamento con via Astino, ovvero il tratto indicato nelle foto di Ribolla, che è invece caratterizzata dalla presenza di vegetazione che «di per sé non influisce significativamente sui flussi idrici, la cui azione negativa sul deflusso è trascurabile per la tipologia di sezione».

In giallo il tratto del reticolo idrico

Nel 2024 un nuovo intervento

La pulizia dei fossi da parte del servizio strade, parchegg8i e opere idraulica (in qualità di autorità idraulica del Comune) si limita «unicamente agli aspetti di sicurezza idraulica - aggiunge poi Rota - e non hanno finalità sanitaria né di gestione del verde». Per il tema sanitario occorrerebbe coinvolgere il servizio ecologia e ambiente, «che comunque si è già attivato prontamente sul tema».

Il reticolo, stando alla risposta dell'assessore, è stato pulito più volte «o direttamente dal Comune o dal Consorzio su richiesta del Comune» per due anni, nel 2021 e nel 2022, con particolare attenzione nel tratto a monte dell'attraversamento. Per il 2024 è in programma un nuovo intervento nell'ambito del progetto "Manutenzione straordinaria del reticolo idrico di competenza comunale - 2023".

«Verrà svolto a breve, appena concluse le pratiche amministrative di assegnazione dell'appalto come uno tra i primi interventi da svolgere», aggiunge Rota, che conclude: «In ultimo, si sottolinea che la presenza di vegetazione in alveo o ambienti ripariali non è sempre da considerarsi negativa, anzi».

Tra i vantaggi, Rota include: «Fatto salve le funzionalità idrauliche, possono avere aspetti positivi sia dal punto di vista idraulico (quali ad esempio antierosione fondo/sponde alveo e diminuzione del deflusso idrico) che di sostenibilità ambientale e conservazione della biodiversità considerato altresì la vicinanza del Parco dei Colli e del Sic Boschi Astino e dell'Allegrezza».

Come si presenta il fosso ora
Commenti
Roberta

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Francesco Giuseppe

Il Sig. Rota sa di cosa parla? Il primo concetto della Fisica è che dove c'è un corpo, non ce ne sta un altro! Se i fossi sono pieni di piante e detriti, l'acqua non ha spazio ed esce, come succede nei fiumi non puliti, che causano le vari alluvioni. Da sempre i contadini, durante l'inverno puliscono fossi e canali, proprio perchè d'estate l'acqua possa fluire agevolmente senza creare danni. Evidentemente il comune si inventa scuse per non fare la pulizia dei fossi segnalata, che i suoi dipendenti non ne hanno voglia. Come con lo "sfalcio ridotto", uguale. Si inventano scuse contrarie alla logica ed al buon senso, che poi creeranno danni alla popolazione, pur di non fare i lavori essenziali. Ridicolo e assurdo.

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