grave problema

Fulmine a ciel sereno: a Seriate fermo il cantiere delle medie Aldo Moro. E le classi?

L'Amministrazione: «Decisione unilaterale della ditta. Alunni in oratorio». Sironi (minoranza): «Rallentamenti sotto gli occhi di tutti»

Fulmine a ciel sereno: a Seriate fermo il cantiere delle medie Aldo Moro. E le classi?
Pubblicato:

Dopo le buone notizie su uno dei principali, e più problematici, cantieri di Seriate, quello del ponte di via Italia che venerdì 8 agosto ha riaperto in tutte le direzioni, arriva invece un fulmine a ciel sereno su un'altra opera fondamentale. Il cantiere per la riqualificazione della scuola secondaria di primo grado Aldo Moro è fermo.

La notizia

L'amministrazione ha infatti comunicato ieri, 11 agosto, che «la scuola non potrà riaprire a settembre nei suoi spazi originari, a causa dell'abbandono del cantiere da parte dell'impresa incaricata dell'esecuzione dei lavori di riqualificazione». Spiega che si è trattato di «una decisione improvvisa e unilaterale, assunta a poche settimane dalla riapertura delle scuole, che ha reso necessario un intervento immediato dell'Amministrazione comunale per riorganizzare la logistica scolastica e garantire la continuità delle lezioni».

Secondo quanto spiegato dall'Amministrazione, il 31 luglio la società titolare dell'appalto ha comunicato via Pec la sospensione delle attività e questo «senza alcuna concertazione preventiva». Dal giorno successivo il cantiere è quindi rimasto chiuso, impedendo persino l'accesso ai fornitori.

Il sindaco Gabriele Cortesi ripercorre quella che ha definito come quella dell'impresa sia stata «una scelta grave, unilaterale e immotivata che colpisce non solo l'Amministrazione comunale, ma l’intera comunità scolastica».

L'opera da Pnrr

L'opera, finanziata tramite il Pnrr per oltre cinque milioni e dal costo totale di più di sette, era stata aggiudicata sotto la precedente amministrazione, nel luglio 2023 ed era stata avviata a inizio 2024.

L'amministrazione spiega che «da fine del 2024 sono emerse criticità nella gestione del cantiere», ma anche che «per affrontarle, l'Amministrazione comunale ha attuato un monitoraggio costante, con ordini di servizio, diffide e incontri tecnici periodici, senza che la ditta abbia mai formalizzato riserve nei confronti del Comune».

Il sindaco Cortesi: «Il Comune ha fatto tutto ciò che era nelle sue possibilità per garantire il rispetto dei tempi e la corretta esecuzione dell'opera. Non abbiamo mai interrotto il dialogo, anzi: avevamo già convocato un ulteriore incontro per il 4 agosto per discutere delle richieste dell'impresa, tra cui revisione prezzi e proroga, rispetto alle quali avevamo mostrato apertura. La risposta è stata il permanere della chiusura dei cancelli».

La rottura

Tutto stava proseguendo regolarmente, fino a quando, a luglio sono emersi nuovi problemi. Il sindaco elenca: «Segnalazioni di subappaltatori non pagati, per i quali il Comune si è reso disponibile a effettuare pagamenti diretti, e un pignoramento notificato al Comune e ad altri 39 enti, che ha bloccato i pagamenti alla ditta titolare dell’appalto per crediti vantati da terzi».

Evidentemente quindi qualche problema era già emerso prima, ma i nodi sono arrivati al pettine solo poi, a luglio, quando ormai, in una riunione del 24 giugno, l'Amministrazione aveva già comunicato alle famiglie che a settembre le lezioni sarebbero tornate regolarmente alla Aldo Moro, nei nuovi spazi. Fino a quel momento invece i ragazzi e le ragazze erano stati spostati in sedi alternative grazie agli spazi concessi dalla parrocchia.

Dove saranno le lezioni

Da qui l'intervento immediato: «La decisione dell'azienda di chiudere e abbandonare il cantiere è stata inspiegabile e inaccettabile - spiega sempre Cortesi -. L'Amministrazione ha reagito immediatamente intimando la ripresa dei lavori e avviando l'iter per la riattivazione del cantiere, in attesa di chiarire anche le conseguenze giuridiche della scelta unilaterale. Tutti i capigruppo consiliari, di maggioranza e opposizione, sono stati informati, in un'ottica di trasparenza e responsabilità. La priorità resta garantire agli studenti e alle famiglie una scuola funzionante e accogliente: le lezioni si terranno presso l'oratorio e il Centro pastorale Giovanni XXIII, come già avvenuto nell'anno scolastico precedente».

Conferma anche l'assessore alla Pubblica istruzione Valentina Capelli: «Ci siamo mossi tempestivamente per assicurare una ripartenza ordinata. Le sedi alternative sono pronte e saranno allestite per rispondere alle esigenze didattiche e organizzative. Ringraziamo la Parrocchia per la disponibilità, segno dello spirito di collaborazione della comunità».

«Ripartire il prima possibile»

L'intenzione è comunque quella di far riprendere il cantiere il prima possibile come conferma l'assessore ai Lavori pubblici Dimitri Donati: «Questo gesto imprevisto ha interrotto bruscamente un percorso che, nonostante le difficoltà, era orientato alla consegna delle aule in tempo per la riapertura. Ora il nostro impegno è rivolto a far ripartire i lavori nel più breve tempo possibile».

La minoranza

Immediato il commento di Marco Sironi, capogruppo della minoranza Sinistra per un'Altra Seriate, secondo il quale l'esito andava previsto: «Non ci sorprende la sospensione dei lavori alla Aldo Moro. Già nella riunione con i genitori del 24 giugno erano uscite non poche ambiguità che facevano temere che il cronoprogramma non potesse essere rispettato. Ambiguità che che ci hanno spinto, insieme alle altre due forze di minoranza, a presentare, in data 29 luglio, una dettagliata interrogazione, riguardante sia l'Aldo Moro che la Buonarroti/Lorenzini, interrogazione che verrà discussa nel primo consiglio comunale di settembre e che probabilmente verrà integrata alla luce della nuova grave situazione che si è determinata».

«Sotto gli occhi di tutti»

Lamenta poi che la riunione dei capigruppo sarebbe stata fatta tardivamente (l'8 agosto) a fonte di un «rallentamento dei lavori in questi ultimi mesi davanti agli occhi di tutti». Aggiunge: «Gli stessi genitori e amministratori di minoranza presenti all'assemblea del 24 giugno l'avevano sottolineato nei loro interventi. Anche a luglio era evidente che non si poteva arrivare alla conclusione dei lavori come dichiarato. Non crediamo che ciò sia avvenuto a ciel sereno e che qualche, e forse anche tante, avvisaglie di mal tempo fossero già nell'aria».

Le domande

Da qui aggiunge: «Ci chiediamo anche se sono state applicate le penali previste dal contratto d'appalto e se l'Amministrazione comunale intende o meno risolvere il contratto con la ditta appaltatrice e affidarlo alla seconda. In caso di eventuale fallimento della ditta è stata predisposta un'assicurazione? Vogliamo sapere se tale situazione mette a repentaglio i fondi del Pnrr e quando si prevede di finire i lavori e di riaprire definitivamente la scuola. Vogliamo capire se c'è stata superficialità da parte dell'Amministrazione comunale in tutta questa vicenda e perché non sono stati costantemente tenuti informate le famiglie e le loro rappresentanze scolastiche. Vogliamo risposte concrete e certe e per questo invitiamo tutta la cittadinanza a essere presenti al primo consiglio comunale».