Furbetti del reddito di cittadinanza: a Treviglio stanati 42 su 351 beneficiari, 26 le revoche dell'Inps
Il 90 per cento delle segnalazioni fatte dal Comune ai carabinieri riguarda il “non possesso dei requisiti di residenza”
Su 351 beneficiari del reddito di cittadinanza a Treviglio, 42 non dispongono dei requisiti necessari ad accedere al sussidio statale. Inoltre, nel frattempo, l’Inps ha revocato il beneficio a 26 residenti trevigliesi.
Come riportano i colleghi di PrimaTreviglio, dopo Dalmine, è stato il Comune della Bassa Bergamasca ad avviare una serie di controlli sui “furbetti dell’assegno” in collaborazione con gli uffici dei centri per l’impiego, gli organi ministeriali, la Regione e i carabinieri.
A Treviglio le verifiche sulle famiglie sono effettuate da un’assistente sociale dei servizi alla persona che, alla data del 5 maggio, ha stanato 42 nominativi che non potrebbero ricevere il reddito di cittadinanza, segnalandoli ai carabinieri. Tra questi il 90 per cento riguarda il “non possesso dei requisiti di residenza”.
«Grazie alle risorse del Fondo Povertà è stato possibile destinare un’assistente sociale alla verifica della storia anagrafica dei cittadini degli ultimi 10 anni – spiega il vicesindaco e assessore servizi alla persona, Pinuccia Zoccoli Prandina -. Il sistema gestionale nazionale che comunica gli esiti delle verifiche è partito molto in ritardo rispetto all’avvio della misura, quindi i controlli scontano ancora questa partenza posticipata. Auspico che i controlli possano evitare il cumulo di sussidi per lo stesso beneficiario, togliendo in questo modo la possibilità ad altri soggetti più fragili di usufruirne».