Furgoni per consegne in Città Alta, chiesti oltre 500 pass: si pensa alle telecamere in uscita
I varchi verificheranno il rispetto delle fasce orarie di carico-scarico indicate. Si pensa anche di impedire l'accesso alla Corsarola

Dall'attivazione della telecamera che monitora gli ingressi, sono stati oltre cinquecento i pass (da dieci euro annui) richiesti ad Atb da parte di operatori che ne necessitano per entrare in Città Alta ed effettuare consegne ai commercianti. Una misura che, tuttavia, sembrerebbe non bastare a limitare i disagi dei residenti: per questo motivo, il Comune vorrebbe installare anche telecamere in uscita, affinché vengano rispettati gli orari delle fasce di carico-scarico.
Oltre cinquecento richieste di pass
Il primo passo è stato fatto lo scorso aprile, quando il Comune ha installato delle telecamere a vigilare l'ingresso nella Ztl da parte dei furgoncini. Una volta dentro, però, la loro permanenza non è più controllata. Gli operatori hanno a disposizione tre fasce orarie, dalle 7 alle 7.45 (obbligo di uscita entro le 8), poi dalle 9 alle 10.15 (uscita entro le 10.45) e infine dalle 15 alle 15.45, con uscita entro le 16.
È stato poi attivato anche un pass (che comprende anche l'accesso alle Ztl di città bassa), da richiedere ad Atb per entrare nel centro storico. Le richieste arrivate sono state oltre cinquecento: un numero elevatissimo, che ha stupito perfino l'amministrazione e l'assessore alla Mobilità Marco Berlanda.
Gli uffici comunali, come riporta L'Eco di Bergamo, hanno dunque proposto un questionario per capire quanti siano effettivamente i furgoncini che entrano in Città Alta per le consegne, a cui hanno risposto circa 250 operatori. È emerso che sono fra i trenta e i quaranta i mezzi che varcano ogni giorno la soglia della Ztl, prevalentemente fornitori di bar e ristoranti. Ci sono però anche altri servizi, come pulizie, oppure operatori che entrano poche volte l'anno ma hanno comunque bisogno del pass.
La maggior parte dei furgoncini arriva il lunedì e il venerdì mattina, per i rifornimenti. Poi ci sono i corrieri e i servizi postali, che però non competono al Comune. In ogni caso, l'accesso è sempre monitorato. È l'uscita che non è confermata: non si sa, infatti, se questi mezzi rispettino effettivamente le fasce orarie o meno. Per questo motivo l'amministrazione ha delineato due strade da seguire.
Meno fasce oppure bloccare l'accesso alla Corsarola?
La prima strada riguarda la modifica degli orari, ad esempio passando da tre a due fasce al giorno. Questo per limitare i disagi dei tanti residenti e turisti che frequentano Città Alta ogni giorno. La seconda, invece, è impedire l'accesso dei furgoncini alla Corsarola, indicando alcuni punti di sosta poco prima e consegna finale con carrello - eccezion fatta per quelle più pesanti, come bottiglie d'acqua o di vino.
Quel che è certo, è che verranno installate delle telecamere che vigileranno anche sull'uscita dalla Ztl: il via libera dal ministero dei Trasporti è già arrivato, ma il Comune ha deciso comunque di attendere settembre prima di attivarle. Prima, infatti, vorrebbe confrontarsi con i residenti e gli operatori del territorio. In futuro, misure simili potrebbero essere adottate anche in città bassa, ad esempio sul Sentierone e in via Pignolo.