Furti al cimitero di Ranica, il parroco: «Fate attenzione alle persone di altra etnia»
Autori dei raggiri, come raccontato da don Francesco Sonzogni, sarebbero soggetti stranieri. Già due i casi segnalati
Attenzione ai furti nel cimitero di Ranica: a lanciare l'appello è la parrocchia dei Santi Sette Fratelli, attraverso la pubblicazione settimanale rivolta ai fedeli. L'avviso, in particolare, è rivolto alle persone anziane e fragili, più propense a cadere vittima di raggiri e truffe.
Sarebbero già ben due i casi di furti avvenuti appena fuori dal cimitero del Comune. In entrambi i casi, i malfattori avrebbero utilizzato tecniche subdole per sottrarre affetti personali - come anelli e catenine - rubandoli direttamente dalla persona raggirata, sfruttando come scusa un abbraccio, una carezza o una stretta di mano.
Autori dei furti - come ha raccontato don Francesco Sonzogni, raggiunto da L'Eco di Bergamo - sarebbero «persone di altra etnia». «Lungi da me l'idea di voler essere razzista - ha aggiunto il parroco -, ho semplicemente voluto mettere sul chi va là le persone nel modo più diretto».
Le due vittime non hanno sporto denuncia ai Carabinieri, perciò non ci sono indagini in corso al momento. Ma il consiglio del parroco di Ranica è quello di tenere alta l'attenzione, specialmente quando si visita il cimitero, affinché questi episodi non si ripetano più.