Proseguono i lavori

Galleria Parscera di Villa d'Adda, cantiere completo al 70% (in linea con il cronoprogramma)

L'esecuzione dei lavori è stata affidata all'impresa Edilscavi srl di Pedrengo, per un importo complessivo di un milione di euro

Galleria Parscera di Villa d'Adda, cantiere completo al 70% (in linea con il cronoprogramma)
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Prosegue senza intoppi il cantiere in corso di impermeabilizzazione e messa in sicurezza alla galleria Parscera sulla Strada Provinciale 169 var: l'avanzamento dei lavori è al 70 per cento, in linea con il cronoprogramma. Allo stato attuale, sono stati eseguiti 969 metri di taglio e altrettanti di demolizione sui due marciapiedi. Sono stati posati circa 1.200 metri (su 1.920) di canalina di scolo delle acque e installati circa 800 metri di guide di supporto dei grigliati. Sono stati inoltre eseguiti lo spurgo e la pulizia delle vecchie tubazioni di drenaggio.

Per via del cantiere, dal 27 febbraio al 18 maggio la Strada Provinciale è chiusa al transito. Il traffico è deviato sulla ex ss 342, la Sp 166 e la Sp 169. Nell'abitato di Villa d'Adda e Carvico, lungo la ex Sp 169 rimane in vigore il divieto di transito per automezzi oltre trentacinque quintali, eccetto carico/scarico e residenti. Questi mezzi sono quindi deviato sulla ss 342 verso Cisano Bergamasco e sulla Sp 166.

L'esecuzione dei lavori è stata affidata all'impresa Edilscavi srl di Pedrengo, per un importo complessivo di un milione di euro finanziato per 300 mila euro dalla Regione e per la restante quota dalla Provincia. Il progetto prevede la realizzazione di due canali di drenaggio adiacenti ai piedritti della galleria, che siano in grado di supportare e sostituire a lungo termine l'attuale sistema di smaltimento delle acque di drenaggio situato al di sopra dell'arco rovescio.

Un altro obiettivo sarà la realizzazione di una passerella portacavi fissata alla calotta della galleria nella quale spostare gli impianti a oggi presenti nel cordolo. L'intervento si è reso necessario dal momento che il collettore e i relativi pozzetti di ispezione risultavano ormai parzialmente ostruiti da materiale calcareo depositatosi nel corso dei vari anni di funzionamento del sistema di smaltimento.

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