Gli operai della Same in sciopero contro le misure pensionistiche discusse dal governo
«Avevano promesso di cancellare la legge Fornero, ma l’hanno peggiorata. Ora si sentono traditi», il commento della Fiom-Cgil
Cori contro la premier Giorgia Meloni, contro il ministro Matteo Salvini, ma anche contro l'immobilismo del Pd hanno accompagnato il corteo di cinquecento operai della Same che ha paralizzato un tratto della circonvallazione esterna di Treviglio nella mattinata di oggi, martedì 7 novembre.
«Gli operai si sentono traditi»
Lo sciopero, del quale il corteo è stata spontanea conseguenza, era stato indetto dalla Rsu Fiom della Cgil della Same di Treviglio. Come spiegano i colleghi di PrimaTreviglio, la protesta è in particolare contro le misure in discussione in Parlamento sulle pensioni, che confermano e anzi inaspriscono la legge Fornero.
«Tutte le promesse fatte sulla pensione a 41 anni cadono - si legge in una nota della Fiom Cgil - Dal 2025, gli anni di lavoro per andare in pensione superano i 43. Viene, infatti, ripristinato l'odioso meccanismo di aumento automatico dell'età legato l'aspettativa di vita. Avevano promesso di cancellare la legge Fornero, ma l’hanno peggiorata. Tanti operai oggi qui in sciopero e in corteo ci avevano creduto e li avevano votati per questo. Ora si sentono traditi».
Disagi alla circolazione
Il corteo ha creato disagi per alla circolazione. I manifestanti sono partiti dalla sede di via Cassani e si sono diretti alla rotonda su largo Vittorio Emanuele II e da lì hanno proseguito lungo viale Ortigara fino a raggiungere la rotatoria di via Bergamo. La viabilità è stata gestita dal Commissariato di Treviglio con l'ausilio della Polizia locale. Le auto sono state deviate e bloccate fino al passaggio del corteo con notevoli disagi per la circolazione rimasta bloccata anche su via Bergamo.