È una tradizione di stampo anglosassone, ma che a Bergamo si ripete ormai dal 2018. Si tratta del Graduation Day, il grande evento attraverso cui l’Università di Bergamo vuole omaggiare i propri laureati.
Nell’ultimo anno e mezzo sono stati centinaia gli studenti che, a causa delle restrizioni anti-Covid, hanno dovuto rinunciare a organizzare la cerimonia della propria laurea. Così il rettore Remo Morzenti Pellegrini ha deciso di accogliere l’appello lanciato dagli universitari, convocandoli sabato 9 ottobre alla Fiera di Bergamo per consegnare loro i diplomi di laurea.
Un luogo dall’alto valore simbolico, entrato nell’immaginario collettivo per aver accolto prima l’ospedale da campo degli alpini, nel quale sono stati curati i malati Covid durante la prima e la seconda ondata, e in seguito per essere stato trasformato nel centro vaccinale della città.
Sabato prossimo, in via Lunga, si raduneranno oltre 3 mila giovani bergamaschi per la cerimonia pubblica di consegna degli attestati di laurea. L’evento, per evitare assembramenti, è stato suddiviso su quattro turni: due al mattino e due al pomeriggio.
Alle 9 riceveranno i diplomi i laureati iscritti al dipartimento di Scienze umane e sociali, mentre alle 11 quelli del dipartimento d’Ingegneria e Scienze applicate e del dipartimento d’Ingegneria gestionale, dell’informazione e della produzione.
Alle 14 sarà la volta degli iscritti al dipartimento di Lingue, letterature e culture straniere e al dipartimento di Lettere, Filosofia e Comunicazione, infine, alle 16 dei laureati dei dipartimenti di Scienze aziendali, Scienze economiche e Giurisprudenza.