Nuove regole

Green pass obbligatorio per ristoranti, cinema, eventi e sport. Draghi: «Condizione per non richiudere»

La misura entrerà in vigore dal 6 agosto. Cambiati anche i criteri per il passaggio di una regione da una fascia di rischio all'altra

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Dopo giorni di confronti e polemiche interne il Governo ha trovato la quadra sull’obbligatorietà del green pass. Una misura che punta a spingere sulle vaccinazioni per arginare la diffusione delle varianti e l’aumento dei contagi.

In particolare, a partire dal 6 agosto chi vorrà sedersi al tavolo di un ristorante o di un bar, per mangiare o bere al chiuso, dovrà dimostrare di aver ricevuto almeno una dose di vaccino. La certificazione verde, però, non sarà necessaria per chi vuole consumare semplicemente al bancone.

Il green pass obbligatorio, sempre con una dose di vaccino, servirà anche per entrare al cinema, nei teatri e nei musei, per allenarsi in palestra o in piscina, per assistere a competizioni sportive e spettacoli, per partecipare a sagre, a convegni o a concorsi. Servirà il green pass anche per poter accedere ai centri termali, ai centri benessere, ai parchi tematici, alle sale bingo e ai casinò.

Per poter partecipare invece a quegli eventi dove il rischio di assembramenti è più elevato si dovrà aver completato il ciclo vaccinale con prima e seconda dose. Le discoteche resteranno chiuse, anche in zona bianca, sia all’aperto sia al chiuso.

«L’economia italiana cresce a un ritmo superiore a quello di altri Paesi europei – ha sottolineato il Presidente del Consiglio Mario Draghi -. La variante Delta è minacciosa, perché si espande molto più rapidamente di altre varianti. Il green pass non è un arbitrio, è una condizione per poter mantenere aperte le attività economiche».

Il testo non affronta, per il momento, né l'obbligo vaccinale per il personale scolastico né l'obbligatorietà del green pass per poter utilizzare i trasporti pubblici (sia a breve sia a lunga percorrenza) sia per potersi recare sul posto di lavoro (come proposto da Confindustria). Questi tre temi verranno affrontati a breve, probabilmente già dalla prossima settimana.

Ad oggi circa due terzi degli italiani con più di 12 anni ha ricevuto almeno la prima dose, mentre oltre la metà degli italiani ha completato il ciclo vaccinale. «Invito tutti gli italiani a vaccinarsi e a farlo subito – ha aggiunto Draghi - devono proteggere se stessi e le proprie famiglie. Se oggi viviamo una condizione favorevole è merito della campagna vaccinale, prenderne coscienza serve a rassicurare».

Secondo i dati aggiornati a questa mattina (giovedì 22 luglio) sono state scaricate oltre 40 milioni di certificazioni verdi. «Già oggi utilizzavamo questo strumento per partecipare a un matrimonio, oppure per entrare in una Rsa – ha osservato il Ministro della Salute Roberto Speranza -. Con questo decreto si estende in modo significativo l’utilizzo del green pass. Lo strumento fondamentale per evitare nuove chiusure è la vaccinazione».

Chi può ottenere il green pass

La certificazione verde viene rilasciata a chi è guarito dal Covid, a chi è vaccinato oppure alle persone che dimostrano di aver effettuato un tampone nelle 48 ore precedenti, che abbia dato un esito negativo.

Nuovi parametri per il cambio di colore delle regioni

Il nuovo decreto ha prorogato lo stato d’emergenza fino al 31 dicembre. Inoltre, sono stati introdotti anche i nuovi parametri per il passaggio da una fascia di rischio all’altra: più che l’indice Rt e l’incidenza settimanale di casi ogni 100 mila abitanti, inciderà il numero di pazienti ricoverati nelle terapie intensive e nei reparti ordinari.

Una regione passerà in zona gialla nel caso in cui siano occupati dai malati oltre il 10 per cento dei posti in rianimazione e contemporaneamente più del 15 per cento dei letti nei reparti ordinari. Per la zona arancione le soglie sono state fissate rispettivamente al 20 per cento (terapie intensive) e al 30 per cento (area medica), mentre per la zona rossa al 30 e al 40 per cento (area critica e reparti ordinari).

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