Guardia medica in Bergamasca: al di là della polemica, i turni di notte fanno paura
Sembra rientrato l'allarme sulla mancanza di dottori. Ma la vicenda ha fatto emergere problemi e timori nei servizi notturni
di Wainer Preda
Il direttore generale di Ats Bergamo Massimo Giupponi è fiducioso. Secondo il suo sentore e i dati a disposizione, il servizio di Continuità assistenziale, la cosiddetta Guardia medica, sarà mantenuto nella sua totalità, già in questo giugno, in 27 sedi su 27 in Bergamasca.
«I numeri che abbiamo in questo momento ci consentiranno di tenere aperte tutte le sedi - dice Giupponi -. Al momento, alla nostra richiesta di contrattualizzazione abbiamo la disponibilità di 53 medici sui 65 necessari. Ne mancano solo 12, ma contiamo di arrivare alla totalità. Abbiamo tempo fino al 12 giugno, contiamo di riuscire a trovare i medici che servono. In ogni caso, le sedi resteranno aperte con il medico oppure alcune in forma di vicariato».
A scatenare un putiferio era stato un documento girato fra i medici nelle scorse settimane sulle turnazioni di un settore già molto in sofferenza. Il file era finito sui giornali suscitando reazioni preoccupate di sindaci e cittadini. Nel documento elettronico - emesso dall’Unità operativa gestione assistenza primaria di Ats Bergamo - era scritto infatti che, in via temporanea, 20 sedi su 27 della guardia medica sarebbero state sospese a giugno per mancanza di medici.
Nello specifico, per il territorio dell’Asst Bergamo Est sarebbero rimaste solo le sedi di Albino, Clusone, Grumello del Monte e Trescore; per l’Asst Bergamo Ovest quella di Dalmine; per l’Asst Papa Giovanni, Bergamo e Sant’Omobono Terme. Poche sedi a coprire bacini d’utenza enormi, nell’ordine dei duecentomila abitanti. Le altre kaputt, è stata la prima interpretazione.
Ats invero ha subito corretto, spiegando che quello diffuso era solo un documento interno. Il conteggio di una situazione temporanea, non un piano di riorganizzazione del servizio. Insomma, sarebbe stato solo un prospetto fatto con i numeri di metà maggio. E i medici ancora mancanti sarebbero stati contrattualizzati nel periodo a venire. Non solo.
Il documento, dicono sempre da via Galliccioli, non teneva conto della possibilità di vicariamenti, ovvero di far coprire più sedi allo stesso professionista. Nel frattempo stanno arrivando i nuovi contratti, stipendio 23,39 euro l’ora e maggior flessibilità oraria. «In alcuni casi - continua Giupponi - abbiamo medici di base che hanno accettato le ore in fascia notturna, in aggiunta alla fascia consueta».
E così l’Ats avrebbe trovato - o quasi - la quadra. La vicenda però ha fatto venire alla luce una serie di problemi irrisolti del servizio di guardia medica (...)