Serrande giù

Ha chiuso definitivamente il panificio Boschini di Stezzano. Fine di una storia secolare?

Donathien e Samantha hanno detto addio ai loro affezionati clienti dopo ventisei anni. Il 30 settembre hanno detto basta

Ha chiuso definitivamente il panificio Boschini di Stezzano. Fine di una storia secolare?
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di Laura Ceresoli

«Vi ringraziamo per la fiducia dimostrata e per averci accompagnato in questa avventura durata 26 anni, per noi è stato un onore essere sulla vostra tavola ogni giorno con il nostro pane». È con questo messaggio pubblicato sulla pagina Facebook del panificio Boschini di Stezzano che Donathien e Samantha hanno detto addio ai loro affezionati clienti.

Il 30 settembre hanno infatti chiuso definitivamente quel forno che, quasi trent’anni fa, avevano preso in gestione con grande entusiasmo e voglia di fare. Un’eredità non facile da portare avanti visto che in quella bottega si erano alternati altri fornai che, prima di loro, aveva deliziato il palato di tanti stezzanesi con i loro prodotti da forno.

«Per me l’effetto di questa chiusura è ancora più forte perché questo panifico prima ancora era dei miei genitori, Venanzia Patelli e Oliviero Carlessi - racconta Laura -. Ci sono nata tra quelle mura e cresciuta su quel bancone. Ricordo ancora quando dovevo arrampicarmi per prendere i boccettini che mia mamma nascondeva sempre in alto. Per me si chiude una parte della mia infanzia».

La notizia della chiusura ha sbloccato anche tanti ricordi: «A metà anni Novanta, prima di entrare in classe alle medie, era di rito passare prima dalla Itala a prendere le goleador e poi da Boschini a prendere la pizza rossa», dice Davide. «Mancherà la loro professionalità nell’arte della panificazione e ancor di più la squisita gentilezza di questa famiglia», aggiunge Annalisa. Enrico, invece, sentirà la mancanza della telefonata mattutina che i fornai erano soliti fare per sollecitarlo a comprare il pane prima che finisse.

La storia di queste mura che si affacciano su piazza della Libertà affonda le proprie radici addirittura nel lontano XIII secolo. Nel 1282 quell’angolo era (...)

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Max

Il sindaco e la sua giunta facevano rinascere il centro storico e la piazza si vedono i risultati

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