I bed and breakfast spuntano come funghi, nella Bergamasca: ecco i dati
L'andamento in crescita è un effetto combinato di Capitale della Cultura e ripresa post-Covid. Boom in particolare nel capoluogo, sul Sebino e in Val Seriana
I bed and breakfast spuntano come funghi nella Bergamasca: nel giro di tre mesi, ovvero da fine marzo a fine giugno, nella nostra provincia sono nati ben 315 nuovi Airbnb. Un fenomeno che fa tornare alla ribalta il tema di locali e case in affitto in massa ai i turisti, con risvolti considerati positivi e, altri, un po' meno.
L'andamento in crescita
I dati, ripresi oggi (lunedì 31 luglio) da L'Eco di Bergamo, vengono dalla piattaforma online InsideAirbnb.com, che analizza i dati del noto portale per mettere a disposizione abitazioni e appartamenti. Facendo una media, si tratta di tre realtà nuove ogni giorno, di cui più di un terzo, ovvero 110, solo a Bergamo. Se poi si volesse andare a vedere qual è stato il numero totale di locali in affitto in quel trimestre, se il 31 marzo erano 2.667, il 30 giugno si era arrivati a 2.982, con una crescita nel capoluogo da 992 a 1.102. La redditività media annua, per gli affittacamere in cima alla classifica delle prenotazioni, in città si aggira intorno ai 16.459 euro.
Le zone a maggior concentrazione
Quali sono però le zone più interessate dagli affitti turistici? Se si va a guardare la mappa di Airbnb, in città sono Città Alta e il Centro Piacentiniano con Borgo San Leonardo, mentre in provincia c'è una notevole offerta nell'area del Sebino con Sarnico, Predore, Riva di Solto e Lovere, così come nell'alta Val Seriana.
Un fenomeno eccezionale, con luci e ombre
Il fatto che ci sia stata una crescita significativa è da attribuire in parte alla ricomparsa, dopo il periodo Covid, di diverse attività di questo tipo che avevano dovuto chiudere i battenti e, poi, sono ritornate: non si tratta quindi di un incremento normale e progressivo. Senza alcun dubbio, a incidere su questo aumento è l'effetto Capitale della Cultura, ma poi come si metterà la situazione una volta che l'onda dell'evento sarà passata?
Un'interrogativo che qualcuno si sarà già posto, ma nel frattempo si discute, sia a livello nazionale che locale, sulle misure per controllare il fenomeno Airbnb: se, infatti, da una parte potrebbe aver ravvivato dei centri storici o quartieri che si erano svuotati, dall'altra potrebbero aver creato ambienti con un'alta concentrazione di turisti, a discapito di chi, magari, in quella zona ci vorrebbe abitare. Del resto le piattaforme hanno permesso, a chi aveva una seconda casa, di avere nuove entrate e possibilità di guadagno, con meno pensieri rispetto all'avere un inquilino fisso problematico.