I bilanci dei comuni nell’anno del Covid, la ricerca dell’Osservatorio Cisl
Trasferimenti aumentati del 110 per cento, spesa sociale del 2 per cento
«Quanto l’impatto della tragedia pandemica sia stato totalizzante, condizionando fortemente la vita delle nostre comunità, lo si deduce anche dalla lettura dei bilanci comunali relativi all’anno 2020 (gli ultimi disponibili), che registrano una radicale inversione del trend osservato negli ultimi 15 anni». Questo il commento della Cisl di Bergamo al report del suo osservatorio sulle amministrazioni dei comuni della nostra provincia pubblicato oggi, martedì 3 maggio.
Nel corso del 2020, i trasferimenti di fondi pubblici verso gli enti locali hanno toccato la quota dei 312 milioni di euro (il 110 per cento in più rispetto all’anno precedente): un’impennata che solo la violenza del Covid può spiegare. «In questa particolare situazione, che da sanitaria si è trasformata in emergenza sociale, però, la propensione dei comuni alla spesa sociale non ha avuto lo stesso incremento, aumentando comunque dal 16 al 18 per cento, e cioè da 119 a 144 milioni di euro – continua il sindacato -. Anche tasse e imposte locali hanno subito la flessione da Covid 19, facendo scendere di circa 12 milioni la quota delle entrate locali dei comuni (da 494 del 2019 ai 482 milioni del 2020).
La rilevazione compiuta dall’Osservatorio Sociale della Cisl di Bergamo evidenzia dai bilanci dei Comuni gli impegni di spesa per l’investimento sociale direttamente a carico degli Enti Locali, che incidono per il 71 per cento dell’intera spesa sociale, cui quindi si devono aggiungere un 7 per cento di compartecipazione alla spesa da parte dei cittadini e per il restante 22 per cento di risorse nazionali o regionali a favore degli Ambiti territoriali (cresciuti del 30 per cento). L’ordine di grandezza del +110 per cento riguarda l’assetto provinciale, sommando quindi i trasferimenti erogati ai 243 comuni orobici: la situazione si presenta ovviamente con una articolazione che registra in alcuni Ambiti territoriali (Treviglio, Romano di Lombardia, Valcavallina) un abbondante incremento, che va dal 120 per cento fino al 130 per cento nel Basso Sebino.
A fronte della crescita dei trasferimenti centrali, assistiamo nel 2020 ad un calo delle entrate del 2,31 per cento come media provinciale, diminuendo da 483 milioni dai 494 milioni dell’anno precedente, calo più caratterizzato negli Ambiti di Valle Brembana e Seriate (-7 per cento) e in quelli di Valle Imagna e Romano (-6 per cento). La riduzione delle entrate tributarie rubricate nella provincia di Bergamo conferma e coincide con il dato nazionale che il Ministero delle Finanze indica del -2,2 per cento, con un calo in particolare di quelle derivanti dall’Irpef, strettamente legata ai redditi da lavoro dipendente (-5,2 per cento) e ai redditi da lavoro autonomi (-5,3 per cento).
«Si evidenzia, nella prospettiva degli anni a venire, una situazione tanto preoccupante da sollecitare gli amministratori locali ad una allarmata presa di posizione, con conseguente richiesta al governo di un sostegno di aiuti costante nel tempo per evitare ulteriori interventi sulle addizionali e sulle imposizioni fiscali locali», ha affermato Mario Gatti, della segretaria provinciale Cisl. Crescono dunque nel 2020 gli Impegni di Spesa complessiva e analogamente si dilata la spesa per i Servizi Sociali, che nell’anno, a causa di una domanda di protezione sociale cresciuta in modo anomalo, si incrementa in provincia del 20,73 per cento.
La crescita degli investimenti della spesa, per rispondere all’esplosione dei bisogni sociali, è ulteriormente comprovata dall’indice della Propensione Sociale (rapporto tra gli impegni della Spesa Sociale con il totale degli Impegni di Spesa complessiva programmati dall’Ente) che cresce in tutti gli Ambiti e che nel riscontro provinciale si configura con una percentuale del +2,2 per cento, attestandosi quindi al 18,3 per cento degli impegni di spesa comunali (16,1 per cento nel 2019).