I bisogni dei cani sporcano la Capitale della Cultura: «Chiazze sparse ovunque»
Una lettrice denuncia il comportamento scorretto di chi permette al proprio animale di sporcare portoni d'ingresso, palazzi storici, fioriere, vetrine, etc.

Una lettrice ci scrive per portare l'attenzione su un tema molto comune, ma per nulla scontato, a Bergamo: alcuni padroni di cani che gli permettono di fare i bisogni ovunque, anche in luoghi poco opportuni e nelle aiuole pubbliche. Oltre a risultare fastidioso per chi abita in zona, spiega, rischia di diventare anche una brutta cartolina per i visitatori della Capitale della Cultura:
«Vorrei parlare di una situazione che è sotto gli occhi di tutti: mi riferisco all'abitudine di lasciare sporcare i cani dovunque: sui muri degli edifici (anche quelli di pregio), su panchine, aiuole, fioriere, pali, edicole, cestini della spazzatura, portoni d'ingresso, vetrine…
Basta passeggiare sotto i portici delle centralissime piazza Pontida e via Zambonate per osservare lo sporco e il degrado dei pilastri e della pavimentazione; basta percorrere le centralissime vie Broseta, via Moroni, via S. Bernardino, via Greppi, via San Lazzaro, la stessa via XX Settembre (solo per citarne alcune), per rendersi conto dello sporco, della puzza e delle chiazze sparse ovunque a danno di ogni cosa. Non parliamo poi della parte alta di via Quarenghi, quella “nobile”: lì addirittura si rischia quotidianamente di calpestare feci e urine lasciate fin dal primo mattino».
A tal proposito, allega alla lettera una foto molto "significativa" della situazione quotidiana che diversi cittadini riscontrano, precisando che i problemi maggiori si presentano nei giorni festivi:
«Il fenomeno si fa più pressante nei fine settimana, quando le vie cittadine sono invase anche dagli abitanti della provincia con i relativi numerosissimi cani. Non è facile far notare che sarebbe meglio portare altrove la bestiola per espletare i suoi bisogni, perché le risposte sono solitamente arroganti e aggressive. Eppure numerosi sono i parchi con aree riservate proprio ai cani!
I proprietari sono consapevoli della scorrettezza del loro comportamento, tanto è vero che nessuno di loro si ferma nei pressi della propria abitazione. A poco valgono i frequenti passaggi dei mezzi adibiti alla pulizia delle strade: in brevissimo tempo la situazione torna come prima. A nulla è valso l'appello del sindaco Gori, lo scorso gennaio, a collaborare per rendere Bergamo anche Capitale della pulizia.
Dobbiamo per forza rassegnarci passivamente a questo degrado? Una soluzione andrebbe trovata, perché la situazione sta continuamente peggiorando. Avere un cane è una grande gioia; ciò però non deve far dimenticare il dovere di rispettare i luoghi in cui tutti viviamo. Bergamo è Capitale italiana della Cultura insieme a Brescia e sta richiamando moltissimi visitatori. Sarebbe davvero spiacevole se questi, tornando a casa, parlassero della nostra città come di un luogo fantastico ma... sporco!»