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I comitati preoccupati: «Alla Roncola di Treviolo il rischio è che ci siano più ville che parco»

Il territorio è un gioiellino da salvaguardare. I prossimi temi saranno l’Isolotto e il Parco dei Colli, presi come esempi da seguire

I comitati preoccupati: «Alla Roncola di Treviolo il rischio è che ci siano più ville che parco»
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di Monica Sorti

Tre incontri organizzati nel mese di marzo dal Comitato Orizzonte Roncola per sensibilizzare la popolazione sull’importanza di tutelare quel piccolo gioiellino che è la frazione di Treviolo che si snoda a ridosso del fiume Brembo.

Il primo, che si è tenuto martedì 5 marzo al Centro polifunzionale “Gianluigi Crippa”, era incentrato sul tema “Urbanistica e Paesaggio”. A condurre l’incontro Renato Bondesan del Parco del Brembo di Curno e Manuel Ravasio del Comitato Orizzonte Roncola. Dall’incontro è emerso che, in quanto a urbanistica e paesaggio, di questi tempi la frazione è messa piuttosto male e che la Roncola non è più l’oasi verde e incontaminata che era anche soltanto qualche anno fa.

«Le costruzioni edificate nella frazione dovrebbero avere uno sviluppo armonioso e, dal punto di vista paesaggistico, si dovrebbero inserire nel contesto che le circonda. Qualcosa di meglio si poteva fare, in merito all’edificato - dichiara il presidente del Comitato Stefano Pedercini -. La paesaggistica è una branca dell’architettura e dell’ingegneria ed è importante perché il paesaggio è la sintesi della natura con le costruzioni che ne fanno parte, il colpo d’occhio deve essere armonioso».

Si è poi parlato del rumore, perché anche questo fa parte del paesaggio. «Strade e aeroporto sono sempre fonte di disturbo. Le barriere naturalistiche, come siepi e alberi, dovrebbero essere realizzate con una certa cura per evitare che il suono si propaghi». La Roncola si trova in mezzo a due superstrade e il rumore è una costante (...)

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