La battaglia continua

I Comuni contrari all’inceneritore: «Macché dialogo, in Regione uno “spottone” per la Montello»

La prima seduta della VI Commissione Ambiente ha lasciato amareggiati amministratori locali e cittadini: «Due ore e mezza di lodi all’azienda»

I Comuni contrari all’inceneritore: «Macché dialogo, in Regione uno “spottone” per la Montello»

Lunedì 13 ottobre, a Palazzo Lombardia, si è riunita la VI Commissione Ambiente della Regione insieme alla Commissione Territorio per la prima audizione sul discusso progetto del nuovo inceneritore della Montello Spa, anzi «termovalorizzatore», come preferisce definirlo l’azienda.

È stato il primo di tre appuntamenti al termine dei quali si deciderà se dare il via libera o meno all’impianto. La decisione finale spetterà però alla Conferenza dei Servizi in corso in Provincia di Bergamo, che dovrà esprimersi con un’autorizzazione definitiva nelle prossime settimane.

Già questa prima seduta si è però trasformata in un caso politico. Quella che doveva essere un’occasione di confronto tra enti, si è infatti chiusa in modo brusco: il Comune di Montello ha lasciato l’aula, denunciando un dialogo a senso unico. «Abbiamo passato due ore e mezza ad ascoltare le lodi della Montello Spa», è stato il commento dell’Amministrazione.

«Uno spot della Montello»

Critico, dopo la riunione (che era possibile seguire in streaming), anche Roberto Scarpellini, sindaco di Bagnatica che da tempo si è impegnato a fare da collante tra le tante Amministrazioni coinvolte in questa battaglia: «La Montello Spa si è fatta un enorme “spottone”, sostenendo che l’impianto funziona benissimo, che è tutto sotto controllo e che hanno fatto investimenti importanti per risolvere il problema degli odori. Ma tutto questo non è vero. Finché il problema delle molestie olfattive non si risolve, di inceneritore non si dovrebbe nemmeno parlare».

Scarpellini ricorda come Arpa abbia espresso forti perplessità sull’efficacia del termovalorizzatore nel contenere gli odori, dato che i rifiuti verrebbero comunque trasportati su gomma dal sito di raccolta al futuro impianto: «E allora come può diminuire la puzza se i camion continueranno a circolare? Semmai, aumenterà – sottolinea il primo cittadino – . Noi sindaci del territorio abbiamo raccolto migliaia di segnalazioni. Solo quest’anno, nel mio Comune, più di mille. È la prova che il problema non è stato risolto e forse non è nemmeno risolvibile, perché è strutturale».

Cittadini ormai esasperati

Oltre un migliaio di persone hanno partecipato il 4 ottobre alla manifestazione “Basta puzze – No all’inceneritore”, sfilando (…)

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