Il report

L'85 per cento dei laureati (magistrali) dell'Università di Bergamo trova lavoro entro un anno

Ma solo uno su due nell'ambito per cui ha studiato. Aumentano gli stipendi medi e le immatricolazioni

L'85 per cento dei laureati (magistrali) dell'Università di Bergamo trova lavoro entro un anno
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L'Università di Bergamo e il mondo del lavoro: un binomio di cui si è discusso molto negli ultimi tempi, e che trova conferma positiva nei dati forniti dall'Ateneo, con il supporto di AlmaLaurea. Come riporta oggi (martedì 13 giugno) L'Eco di Bergamo, l'85,2 per cento dei laureati magistrali, infatti, riesce a trovare lavoro entro un anno. Di questi, uno su due svolge un'occupazione che c'entra con quello che ha studiato. Il tasso di occupazione, in pratica, è aumentato dell'8 per cento.

I numeri dei laureati magistrali

I laureati magistrali, poi, a cinque anni dal conseguimento del titolo sono occupati al 93,5 per cento, in crescita di un punto rispetto all'anno precedente. La media lombarda, per questa categoria, è invece del 91,9 per cento, mentre quella nazionale dell'88,7 per cento. Sempre in questo gruppo bergamasco, il 53,6 per cento dichiara di utilizzare regolarmente le conoscenze acquisite durante gli studi nel suo lavoro. Allo stesso modo, c'è quindi poco meno della metà di loro che svolge professioni non strettamente attinenti con ciò che hanno studiato.

Riscontri positivi e stipendi in aumento

Aumentano inoltre gli studenti che si laureano in corso, con una cifra del 71,2 per cento (l'anno scorso erano sul 70 per cento), insieme ai laureati stranieri che passano dal 3,8 al 4,8 per cento. Sembra poi che ad aumentare sia anche lo stipendio degli ex studenti dell'Università, dato che per i laureati di un anno è in media 1.390 euro, mentre a cinque anni diventa di 1.701 euro. Per quanto riguarda chi consegue il titolo triennale, in seguito il 59,1 per cento di loro decide di proseguire con un percorso magistrale. per chi invece sceglie il mondo del lavoro, l'80,1 per cento riesce a trovare un'occupazione.

Crescono le immatricolazioni

A Bergamo, poi, si cresce anche nelle immatricolazioni: nell'anno accademico 2022-2023, infatti, se ne sono avute 4.272, mentre in quello precedente erano 4.038 e quello prima ancora 3.528. Tra le novità annunciate dal rettore Sergio Cavalieri, ci sono anche la reintroduzione del numero chiuso in alcuni corsi, come si è già fatto per Scienze Aziendali, al fine di evitare lo stress sulle strutture e una migliore qualità dell'insegnamento e del rapporto docenti-studenti. In secondo luogo, si sta valutando di riposizionare o attualizzare alcuni percorsi di studio.

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