I pavimenti fatti con maestria e la medaglia nazionale nello sci da ragazzo: chi era Roberto Zanoletti
L'uomo, titolare dell'impresa che porta il suo cognome, è morto ieri dopo una caduta sul lavoro
I suoi lavori Roberto Zanoletti li eseguiva con «maestria», facendo forza sull'arte insegnatagli dal padre Paolo che nel 1967 aveva aperto al Zanoletti Selciatori, impresa di Clusone rinomata nel campo delle pavimentazioni. Ed è proprio qui, a pochi passi da casa, che Roberto ha perso la vita ieri, 7 gennaio.
Come ipotizzato fin da subito, si è trattato di un incidente sul lavoro: l'uomo stava infatti pulendo una parete del suo capannone quando è caduto dal cestello agganciato al muletto. Il volo è stato probabilmente di circa tre metri e sul posto è subito accorso il figlio Cristiano, che lavorava con lui. Nonostante l'arrivo immediato dei soccorsi, per il 56enne non c'è stato nulla da fare dato il forte colpo alla testa.
Il ricordo
«Apprendiamo con dispiacere delle morte di Roberto Zanoletti, che soltanto lo scorso agosto aveva realizzato con maestria la pavimentazione del nostro sagrato», scrive su Facebook la parrocchia di Colzate, e dei bei lavori nonché dell'abilità dell'uomo potrebbero testimoniare allo stesso modo in tanti.
Anche sciatore
Ma non solo per i selciati, Zanoletti era conosciuto per essere stato anche un grande fondista, tanto da aver conquistato il terzo posto nazionale nella staffetta quando ancora era ragazzo. Lo ha ricordato skyrunner Mario Poletti a L'Eco di Bergamo: «Dal 1978 al 1987, gareggiavamo entrambi per lo Sci club 13 di Clusone. Poi lui è entrato nel gruppo sportivo della Forestale rimanendoci fino a quando ha rilevato la ditta da suo padre».
Zanoletti lascia nel dolore la moglie Clara, i figli Letizia e Cristiano, la mamma Rita e la sorella Rosa. La salma è composta nella chiesetta di San Luigi (adiacente alla basilica), dove iggi, mercoledì 8 gennai, alle 18, si terrà la veglia funebre. I funerali saranno celebrati venerdì 10 alle dieci in basilica.