E la Regione tace

I problemi nelle nuove case in Borgo Palazzo ci sono ancora tutti. L'Aler è sconcertante

Guasti, incuria, malfunzionamenti segnalati da mesi e mai sistemati. Poche assegnazioni e rimpalli di responsabilità

I problemi nelle nuove case in Borgo Palazzo ci sono ancora tutti. L'Aler è sconcertante
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di Andrea Rossetti

A settembre 2021, appena pochi mesi dopo la consegna delle chiavi ai nuovi inquilini, la situazione nelle palazzine Aler di via Borgo Palazzo era sconcertante. In seguito a quasi due decenni di lavori, carte, bandi, inciampi e pasticci, i circa cento appartamenti (suddivisi tra canone sociale e canone moderato) erano stati finalmente conclusi, con tanto di “taglio del nastro” alla presenza dell’assessore regionale alla Casa e all’Housing sociale Alessandro Mattinzoli; appena quattro mesi dopo, gli inquilini (i pochi presenti, dato che tre quarti degli appartamenti erano ancora vuoti) già denunciavano una serie di problemi.

Sulle pagine di PrimaBergamo raccontammo la situazione. Gli abitanti delle case ci mostrarono ascensori e cancelli non funzionanti, serrature rotte, tapparelle scassate, incuria del verde, illuminazione negli spazi comuni non attivata. Per tutta risposta, il presidente dell’Aler Fabio Danesi ci disse che nessuna segnalazione ufficiale era stata presentata e che i problemi esistenti, in realtà, non erano poi così gravi: «Incuria del verde? Mica si può tagliare l’erba ogni giorno. Le luci nei vialetti non vanno? Mi hanno detto che a causare il malfunzionamento è stato un temporale dei giorni scorsi. Gli appartamenti vuoti rischiano di essere occupati? La proprietà è nostra, ci preoccupiamo noi di ciò che accade negli appartamenti. Agli altri inquilini non deve interessare». Danesi ci accusò di essere stati “armati” dal sindacato Asia Usb, che nei giorni precedenti aveva effettivamente organizzato un incontro per mostrare lo stato delle cose, e dunque di stare politicizzando la questione.

A distanza di sei mesi, però, tocca tristemente notare come la situazione non sia affatto migliorata. E a dirlo, questa volta, non siamo noi. E neppure il sindacato Asia Usb, bensì L’Eco di Bergamo, che in un articolo del 9 marzo ha riportato una serie di problemi relativi alle palazzine di via Borgo Palazzo: gran parte degli appartamenti a canone moderato non ancora assegnati; ascensori prima non collaudati e poi più volte guasti; nessuno che si occupi delle pulizie delle parti comuni; spazi verdi abbandonati all’incuria; assenza di luci sulle scale, nel piazzale dei parcheggi e in altre aree comuni; incomunicabilità con Aler. Il direttore generale dell’Azienda Diomira Cretti, interpellata, ha fornito delle spiegazioni traballanti: «È stato un cantiere complesso e travagliato, che ha visto succedersi norme anche in materia di collaudo degli ascensori. Le pulizie? Di solito se ne occupano gli inquilini, l’autogestione piace. Impossibilità di contattarci? Ammetto una certa difficoltà di comunicazione. La macchina risente ancora della fusione fatta nel 2015 tra le aziende di Bergamo, Lecco e Sondrio».

Sorvolando su quest’ultima giustificazione (sono passati sette anni, sette! Ma soprattutto, tornando anche solo a cinque anni fa, la situazione di Aler era ben diversa, tanto da segnare un record di alloggi assegnati, circa trecento a Bergamo), possiamo confermare che dei problemi di comunicazione esistano. (...)

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