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Buongiorno, io sono un camionista in pensione, ho svolto l'attività per più di quarant'anni viaggiando anche all'estero. Io, come la maggior parte dei miei colleghi, tenevo i rifiuti in un sacchetto, non urinavo sull'asfalto e avevo rispetto per le comuni regole che governano una società civile. Purtroppo, soprattutto nell'ultimo decennio, c'è stato un aumento vertiginoso dei conducenti di mezzi pesanti con conseguente aumento della domanda di occupazione per un lavoro considerato erroneamente "facile ". Questa situazione ha portato imprenditori poco onesti ad assumere personale per nulla qualificato pagandolo molto meno del dovuto. Da questo si è arrivati a quanto succede a Dalmine, e non solo lì purtroppo, gente sottopagata non qualificata a cui si aggiungono autisti provenienti dall'estero che non rispettano nessuna regola né in sosta né in viaggio. Noi, come professionisti della guida,ogni cinque anni siamo sottoposti a revisione della patente con tanto do corso e verifiche mentre la maggior parte di queste persone, a detta degli operatori dei vari collegi d'esame, non lo fa, vuoi perché provenienti da altri stati, di solito dall'est Europa, o perché abbandonano la professione prima dei cinque anni. Non c'è nulla di razzista in quanto scritto qui sopra ma una forte indignazione per quanto succede,fatti che gettano discredito su una categoria di persone che lavora duro nel rispetto delle regole.
Ovunque si fermano a dormire autotrasportatori c'è immondizia e sporco... ovunque!! La colpa non è solo la loro...ma delle amministrazioni comunali...zero controlli. Zero verbali.zero cestini...zero regole!!!