Dalle 7 del mattino

I residenti di Ponte San Pietro esasperati dal frastuono dei lavori in via Tagliamento

Gli operai iniziano presto e proseguono fino alla sera tardi. Centrale elettrica: abbattuti gli alberi che riparavano dal rumore

I residenti di Ponte San Pietro esasperati dal frastuono dei lavori in via Tagliamento
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di Laura Ceresoli

AGGIORNAMENTO: la risposta di Aruba QUI.

Sono esasperati i residenti di via Tagliamento, a Ponte San Pietro. Ogni mattina vengono svegliati all'alba dai rumori assordanti provenienti dal cantiere in corso proprio sotto casa loro. Quando aprono la finestra, il paesaggio offre una vista poco edificante fatta di cavi, tubi, ruspe e polvere che rende l'aria irrespirabile.

Ci troviamo nella zona Giurati, dove sono in corso alcuni lavori di costruzione condotti da Aruba in prossimità delle abitazioni residenziali. Secondo le testimonianze raccolte tra i condomini, gli operai si mettono all'opera senza alcun limite di orario, dalla mattina presto fino alla sera tardi, inclusi i fine settimana e i giorni festivi. A questo si aggiunge il rumore emesso dalla centrale elettrica di Aruba, notevolmente aumentato a seguito del disboscamento dell'area adiacente al fiume Brembo.

Molti residenti stanno finendo di pagare il mutuo dopo tanti sacrifici, ma le prospettive non sono rosee: «Dopo tutto il denaro che ho sborsato mi ritroverò con un appartamento svalutato, che un domani nessuno vorrà comprare, perché si affaccia su una centrale - dice un pensionato del quartiere -. Non ne posso più, vengo svegliato dal rumore alle 7 del mattino, a volte anche prima, non vedo l'ora di andarmene qualche giorno in vacanza per riposarmi un po'. Servirebbero opere di mitigazione ambientale come alberi, pannelli anti-rumore oppure agevolazioni per l'acquisto di serramenti isolanti con doppi vetri, come avviene per esempio per coloro che abitano nei pressi dell'aeroporto».

Le case di via Tagliamento a Ponte San Pietro

Aggiunge un altro cittadino: «Sembriamo dei topi che abitano in una cabina elettrica, ma questo non è un parco giochi. Bisogna verificare i possibili danni alle nostre abitazioni. Non è accettabile che i poveri cittadini non contino nulla e le multinazionali possano fare quello che vogliono, anche entrarci in casa. Dovrebbero risarcire economicamente ogni famiglia».

Una centrale di Aruba

Un gruppo ristretto di residenti sta ora cercando di costituire un comitato spontaneo per farsi portavoce dei disagi (...)

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Marino

Mie cari venite a sentire come si sta bene a Bergamo e dintorni grazie al Caravaggio. Notte e giorno. Opere di mitigazioni un corno.

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