I sindaci ribelli: «Nessuna divisione, compatti contro l'autostrada Bergamo-Treviglio»
Mentre vengono resi noti i tempi dell’opera (sarà pronta, dicono, nel 2028), i Comuni del “no” smentiscono tensioni e fratture
di Marta Belotti
Doveva essere pronta per il 2015, in occasione dell’Expo di Milano, ma poi il piano dell’autostrada Bergamo-Treviglio, concepita in realtà nell’ormai lontano 2002, si è arenato. Nel 2020 il progetto è rispuntato e ora le nuove tempistiche parlano di apertura al traffico nel primo semestre del 2028. Questo a patto che il cronoprogramma stilato per la sua realizzazione venga rispettato.
Pronta nel 2028
Facendo il punto, Autostrade Bergamasche (cui fa capo la Vitali Spa) è ora impegnata nella redazione del nuovo progetto definitivo. Di questo, al momento si sa solo che è stato snellito rispetto quello iniziale del 2012, in quanto ha “perso” il tratto di tre chilometri che avrebbe dovuto collegare lo svincolo di Zingonia alla barriera della tratta D dell’autostrada Pedemontana. E non è un particolare da poco, dato che inizialmente l’opera era stata pensata proprio come Interconnessione Pedemontana-BreBeMi.
A giugno dovrebbe venire presentato il nuovo progetto definitivo, i sindaci avranno poi il tempo di visionarlo per portare le proprie considerazioni alla conferenza dei servizi, che quindi si terrà tra ottobre e gennaio 2025.
Successivamente dovrà arrivare la Via, la Valutazione d’impatto ambientale, che è di competenza ministeriale. Una volta ottenuta questa - non così scontata secondo i sindaci e i comitati contrari all’opera -, sarà necessario redigere e poi approvare il progetto esecutivo. A quel punto si sarà a fine 2025. La durata dei lavori è stata calcolata in trenta mesi ed è così che si arriva dunque al 2028.
Ritardi difficili da giustificare
Fabio Invernici, presidente di “Cambiamola!”, il comitato civico intercomunale che riunisce in sé associazioni e gruppi di vario tipo contrari all’autostrada Bergamo-Treviglio, è però meno ottimista sui tempi: «Si arriverà facilmente al 2030, se va bene. Forse anche al 2032. Bisogna considerare che non abbiamo ancora in mano nulla, mancano le procedure, mancano i ricorsi. E noi ne presenteremo».
Nel mentre, sono state spese parole e sono stati spesi soldi. O meglio, di questi ne verranno spesi molti, calcolato che il costo dell’opera è stato stimato in più di mezzo miliardo di euro, di cui 146 milioni dati da Regione Lombardia.
«È bene considerare che la società sta operando in un contesto favorevole, con l’ente regionale dalla sua parte - precisa Invernici -. Se anche in queste condizioni è riuscita ad accumulare un simile ritardo, significa che c’è qualcosa che non va. La società si sta dimostrando molto... impacciata. Senza contare che in questo momento c’è una campagna di informazione tesa a spaccare i sindaci contrari all’opera, o meglio, a farli passare per divisi quando non lo sono».
Iniziativa che (non) spacca
Invernici fa riferimento alle posizioni dei sette primi cittadini contrari all’autostrada (su un totale di dodici Comuni coinvolti): Osio Sotto, Levate, Osio Sopra, Fara Gera d’Adda, Ciserano, Stezzano e Verdellino. Sui primi due citati, l’impatto dell’infrastruttura sarà particolarmente (...)
La considero un'opera dannosa. Altro asfalto invece delle colture agricole. In alternativa si migliori la viabilità ordinaria a Arcene, Verdello, Osio.
Che ormai hanno deciso... E non ascolteranno nessuno. Avremo un'altra autostrada inutile. Per "invogliarci" a usarla renderanno impossibile la vita a chi vorrà continuare a usare la SS42.
Penso che siano soldi sprecati, penso che ne abbiamo abbastanza della prepotenza dei politici e dell'arricchimento dei soliti nomi, Penso che viviamo in un ambiente altamente inquinato che merita più rispetto, penso che la salute sia al primo posto.