Il Basso Sebino di nuovo invaso dalle alghe, l'Alto Sebino soffocato da tronchi e detriti
L'altra imbarcazione ecologica è impegnata nella zona di Costa Volpino a ripulire il lago da tronchi e ramaglie portati dall'Oglio con gli ultimi temporali
Hanno ricominciato a proliferare in maniera preoccupante le alghe nel Basso Sebino. Una vera esplosione e un grande problema, soprattutto perché la "flotta" dei battelli spazzini è dimezzata. Uno è impegnato nell'area di Costa Volpino a ripulire il lago dai tronchi e dalle ramaglie portate dall'Oglio negli ultimi temporali. L'altro è schierato nel basso lago contro le alghe. L'imbarcazione si è ritrovata da sola a dover sgomberare il campo.
Nella zona di maggior concentrazione della massa d'alghe, quella dei campeggi, col battello ci sono cinque addetti della Mpl (Manutenzione e promozione laghi d'Iseo, Endine e Moro) che sono al lavoro nei pressi di Predore, Sarnico, Clusane e Paratico, dove abbondano sia la vallisneria spiralis, tipica infestante dello specchio d'acqua, che la lagarosiphon major, più rara ma che negli ultimi tempi si è riprodotta in maniera smisurata.
Il settore turistico era stato lasciato tranquillo dalle macrofite a giugno e luglio, quando già si temeva un fenomeno di questo tipo, ma le temperature non eccessive avevano sfavorito un precoce sviluppo di questa vegetazione. In ogni caso, una lotta efficace alle piante infestanti e tutto ciò che sporca il lago si potrà fare quando i battelli spazzini da due diventeranno quattro. A questo proposito, la Regione ha stanziato 819mila euro per l'acquisto di due nuovi battelli raccoglitori, assieme al finanziamento da 216mila euro per la manutenzione di quelli già operativi.
La situazione sta migliorando nell'Alto lago dove sono già stati raccolte più di seicento tonnellate di ramaglie, tronchi e detriti portati dal fiume Oglio a causa dei forti temporali. I responsabili dei lavori di rimozione dei tronchi hanno spiegato che dovrebbero terminare la pulizia fra qualche giorno, forse a metà della prossima settimana, in maniera da potersi poi spostare sulla parte meridionale del Sebino. Intanto, l'Autorità di bacino ha prorogato di altri quindici giorni la "cauta navigazione", fino al 28 di agosto.