«Il cambiamento climatico impone necessariamente investimenti sia per la mitigazione sia per la messa in sicurezza del nostro vivere quotidiano», sottolinea la sindaca Elena Carnevali nel presentare il report a un anno dall’alluvione che ha segnato profondamente la città.
L’evento ha lasciato una «cicatrice che rimane», creando una distanza tra chi ha vissuto direttamente l’emergenza – vedendo l’acqua salire e il fango entrare in casa – e chi l’ha percepita solo come un temporale particolarmente violento. Ma ha anche fatto emergere «il volto più autentico della città: la solidarietà, l’umanità, la capacità di reagire insieme».
Fondo di solidarietà: 910 mila euro raccolti
La risposta immediata è stata la creazione del “Fondo di solidarietà per l’alluvione del 9 settembre 2024” presso la Fondazione della Comunità Bergamasca. Avviato dal Comune con 250 mila euro, ha raccolto complessivamente oltre 910 mila euro grazie alla generosità di enti, imprese e privati cittadini.
Tra i maggiori donatori figurano Sacbo (200 mila euro), Fondazione Pesenti (142 mila euro), Diocesi di Bergamo-Caritas (75 mila euro) e Fondazione Banca Popolare di Bergamo (50 mila euro).
Il bando “Spese di primissima necessità” ha permesso di ristorare 159 beneficiari su 182 domande presentate, per un totale di 581.126 euro destinati principalmente a spurgo dei fanghi, pulizia dei locali e ripristino della fornitura elettrica.
La rinascita del campo sportivo di Valtesse
Con l’accordo di tutti i contributori, le risorse residue del Fondo – 330.122 euro – sono state destinate al recupero del campo sportivo della Parrocchia di Sant’Antonio di Valtesse, gravemente danneggiato dall’alluvione.
«Non è solo un impianto sportivo, ma un luogo di incontro, crescita e appartenenza per tanti giovani – evidenzia la sindaca -. Restituirlo alla piena funzionalità significa investire nella socialità, nello sport, nel domani».
L’impegno dei volontari della protezione civile
Durante l’emergenza, 43 volontari del gruppo comunale di protezione civile hanno garantito oltre 754 ore complessive di lavoro sul territorio, svolgendo 82 interventi tra monitoraggi, evacuazioni e assistenza ai cittadini. Il loro contributo è stato riconosciuto con una Benemerenza collettiva nel 2024.
L’Amministrazione ha approvato il nuovo piano di protezione civile comunale (luglio 2025) e lanciato un bando per reclutare nuovi volontari, aperto fino al 30 settembre 2025.
Gli interventi di manutenzione e prevenzione
Le spese documentate sostenute dal Comune per gestire l’emergenza ammontano a 698 mila euro, di cui 607 mila rimborsati da Regione Lombardia. Nel bilancio 2025-2027 sono stati stanziati 35 0mila euro per la manutenzione ordinaria del reticolo idrico (contro i precedenti 45 mila) e 400 mila per quella straordinaria.
Sono stati completati numerosi interventi di pulizia e sistemazione dei reticoli idrici minori in diverse zone della città, da via Monterosso a Valtesse, da Astino alla Valle della Delizia.
Le grandi opere in cantiere
Tre progetti strutturali sono già in fase di realizzazione o progettazione avanzata. Il primo è la vasca di laminazione di largo Barozzi: i lavori sono ancora in corso e il collaudo è previsto per marzo 2026. L’investimento totale ammonta a 3,9 milioni di euro grazie ai fondi del Pnrr.
C’è poi lo scolmatore della Tremana, un nuovo tratto tombinato lungo via Giulio Cesare per ridurre il rischio esondazioni. Dal costo di 4,2 milioni, cofinanziato al 50 percento da Regione Lombardia, la sua gara è prevista entro dicembre 2025.
In ultimo, ma non certo per importanza, lo studio sui torrenti Morla e Tremana. Un’analisi completa promossa da Regione Lombardia per aggiornare le mappe di rischio e definire interventi prioritari, conclusione prevista entro dicembre 2025.
Il futuro: opere da 18 milioni di euro
Tra le opere strutturali in programmazione spiccano anche le vasche di laminazione V2 e V3 ad Astino (rispettivamente da 4,67 e 8 milioni di euro), interventi di riordino nella valle (860 mila euro), una nuova galleria scolmatrice in Valletta di Maironi da Ponte e una vasca da 5 mila metri cubi in Valletta della Delizia.
«Due le lezioni fondamentali – conclude la sindaca Carnevali -. Serve chiarezza nelle competenze tra i diversi enti. E abbiamo imparato a lavorare insieme: dall’emergenza è nata una collaborazione concreta tra Comune, UniAcque, Consorzio di Bonifica e Regione Lombardia».
Un impegno da oltre 18 milioni di euro complessivi per costruire una Bergamo più resiliente, che non dimentichi la lezione del 9 settembre 2024.