Il caos dei ticket sanitari: esentati dall'Ats Bergamo, poi bastonati dallo Stato
A 4.000 bergamaschi stanno arrivando richieste di pagamento e multe per prestazioni mediche del 2019 per le quali avevano ottenuto l’esonero
di Andrea Rossetti
«Quando ho letto la lettera non capivo. Così sono andata in farmacia a chiedere, visto che si parlava di esami. Mi hanno detto che non ero l’unica». La signora Anna ha 92 anni e uno spirito invidiabile. In questo caso, però, il suo coinvolgente entusiasmo è decisamente oscurato dall’amarezza per quei 98 euro che s’è vista costretta a pagare per esenzioni sanitarie di cui ha usufruito nel 2019 e che, a quanto pare, non le erano dovute.
«La cifra richiesta non era eccessiva e ho preferito pagare - continua la signora Anna -, ma mentre ero in farmacia c’era anche un altro signore che aveva quasi le lacrime agli occhi. A lui è arrivata la stessa lettera, ma in cui gli chiedono indietro più di mille euro. È una cosa assurda. Quelle esenzioni non ce le siamo inventate, è stata l’Ats a concedercele. E ora la stessa Ats ci scrive per dirci che non erano dovute. In più, oltre al danno la beffa, perché in aggiunta al ticket c’è pure la sanzione».
Almeno quattromila coinvolti
Non è un problema nuovo. Praticamente ogni anno Ats Bergamo invia a migliaia di residenti della provincia i cosiddetti «verbali di accertamento e contestazione per indebita fruizione del ticket sanitario». Si tratta di lettere attraverso cui viene chiesto alle persone di pagare prestazioni sanitarie di cui hanno usufruito nel 2019 attraverso esenzioni che, si scopre oggi, non erano dovute. Stando ai primi dati, pare che quest’anno si parli di circa quattromila verbali inviati, tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023 furono invece addirittura dodicimila.
Isee, banche dati, errori
Ma com’è possibile che accada? Perché sì, magari qualche “furbetto” tra queste migliaia di persone ci sarà anche, ma certo si tratta di una percentuale assai esigua. Per capirlo, bisogna entrare nei meandri di quella giungla che è la burocrazia italiana. Semplificando: le norme nazionali fissano dei criteri per poter accedere alle esenzioni in questione. Ce ne sono alcuni (...)