Il Castello di San Vigilio rischia di crollare: «chiediamo la messa in sicurezza»
L'appello arriva dall'associazione Castrum Capelle ed è rivolto al Comune di Bergamo
Il Castello di San Vigilio ha bisogno di aiuto. Tetto crollato, infiltrazioni d'acqua, interni deturpati da vandali, il torrione del Quattrocento infestato dalla vegetazione: così l'ultimo avamposto a difesa della città dei Mille rischia concretamente di crollare. È l'appello, corredato da raccolta firme, lanciato dall'associazione Castrum Capelle rivolto al Comune di Bergamo, riferito in particolare alla “Casa del castellano” dove un intervento è ormai diventato questione improrogabile. I tempi stringono, ma servono 100 mila euro per sistemare.
Intervistato dal Corriere Bergamo, che ha riportato la notizia, il presidente dell'associazione Francesco Macario fa il paragone con Brescia, Capitale “compagna” della Cultura 2023, dove il Castello è il centro dei progetti culturali della città. A Bergamo «tolta la pista ciclabile che ci collegherà con Brescia, mi domando cosa si stia facendo. Cosa resterà alla città di strutturale per avvantaggiare il turismo se non salviamo neanche quello che crolla?».
Tre anni fa, l'associazione ha elaborato un progetto interdisciplinare per la valorizzazione del Castello di San Vigilio e negli anni ha agito personalmente con piccoli interventi di manutenzione ordinaria. Nel 2019 il gruppo riuscì a rimuovere dal piano delle alienazioni la “Casa del custode”.
In quell'occasione, il Consiglio Comunale approvò l'impegno a inserire nel Piano triennale delle opere pubbliche proprio una spesa per il consolidamento della “Casa del castellano”, nonché il miglioramento della segnaletica. Promesse a cui, sottolinea l'associazione, non avrebbero fatto seguito iniziative. «Quindi abbiamo deciso di agire – ha sottolineato il presidente –. Tutto ciò che chiediamo è la messa in sicurezza del fabbricato».