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Il Cinema San Marco riapre e si trasforma: due nuove aule universitarie con schermi

L'Università di Bergamo aveva bisogno di spazi e così il gruppo di proprietari si è messo in gioco per dare nuova vita alla struttura

Il Cinema San Marco riapre e si trasforma: due nuove aule universitarie con schermi
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Il Cinema San Marco di Bergamo, chiuso nel 2020 dopo il colpo definitivo assestatogli dalla pandemia, torna a vivere. E lo fa riqualificato e sotto una nuova forma, anche se non così dissimile da quella del passato. La struttura è stata infatti convertita in due aule universitarie, ciascuna da centocinquanta posti, dotate di schermi per la proiezione professionale di materiale video e audio.

Giorgio Jannone Cortesi, che fa parte della squadra e del gruppo che ha consentito la riapertura del San Marco, commenta: «Sono felice di comunicare che, al termine di un lavoro che mi ha seriamente impegnato negli scorsi mesi, posso finalmente "riconsegnare" alla Città di Bergamo il Cinema San Marco (di proprietà di Jaguar Investimenti Immobiliari dei Gruppi Radici, Foppapedretti, Bombardieri, Guizzetti, Jannone), cinema chiuso ormai da anni».

Cosa è successo dopo la chiusura

Dopo la chiusura, le possibilità, come spiegato dallo stesso Jannone, erano due: o abbattere la struttura presente e cambiare tutto, oppure riqualificarla e trovare una nuova destinazione. Il gruppo di proprietari ha deciso di andare in questa seconda direzione nel momento in cui ha saputo che l'Università degli studi di bergamo stava anelando nuovi spazi e aveva per questo creato un bando pubblico.

«Abbiamo deciso di partecipavi e ci siamo impegnati di conseguenza - puntualizza sempre Jannone -. Ora è tutto pronto e in funzione. Dopo un lavoro tecnicamente e burocraticamente complesso (finalizzato a riattivare tutti gli impianti elettrici, l'antincendio, l'audio, gli schermi, il riscaldamento, gli ascensori per i disabili, etc.) le sale polifunzionali saranno ora utilizzate dai docenti e dagli studenti dell'Università degli Studi di Bergamo, dove mi sono laureato e dove ho avuto l'onore di insegnare».

Un particolare dell'opera di Achille Funi

Non solo, Jannone sottolinea anche la valorizzazione dell'atrio, affrescato dal futurista Achille Funi: «Potrà essere usato dagli universitari come spazio di sosta, ma anche per conferenze».

Commenti
Alberto

Il Comune di Bergamo dovrebbe incentivare a riaprire i cinema che c'erano in centro fino agli anni '90, spazzati via dai multisala. Visto il caso di Curno che ha chiuso, molta gente per vedere un film apprezzerebbe farsi un giro serale in città e non al centro commerciale.

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