Centro storico

Il Comune di Albino compra l'ex convento di Sant'Anna, un pezzo di cuore

Si chiude così una storia di degrado che andava avanti ormai da oltre vent’anni: dopo l’ala sud, ora viene acquisito tutto il complesso

Il Comune di Albino compra l'ex convento di Sant'Anna, un pezzo di cuore
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Il sindaco di Albino, Fabio Terzi, ha annunciato ufficialmente sul notiziario comunale di aprile l’acquisizione da parte del Comune dell’ex convento di Sant’Anna. Si chiude così una storia di abbandono e degrado lunga oltre vent’anni (dal 2002) e si apre la possibilità del concreto recupero di uno dei luoghi del cuore di Albino.

«Cuore del centro storico di Albino, luogo simbolo e identitario della comunità albinese - spiega il sindaco -, da alcuni decenni l’antico monastero di Sant’Anna versa in uno stato di abbandono e di progressivo degrado (un ultimo crollo, al colmo del tetto dell’edificio che ospiterà la Casa di Comunità, si è registrato mercoledì 10 aprile e ha richiesto l’intervento dei Vigili del fuoco di Bergamo, ndr). Gli storici chiostri e i numerosi ambienti che caratterizzano il grande complesso monastico rischiano di precipitare in una condizione irreversibile di rovina e decadenza».

La svolta con l’operazione “Casa di Comunità” il cui avvio dei lavori, annunciato tra fine 2023 e inizio 2024, si confida si concretizzi a breve.

«Un primo importante passo verso il suo recupero è stato compiuto due anni fa da questa amministrazione con l’acquisizione dell’ala sud, dove grazie ai fondi Pnrr verrà realizzata la principale Casa di Comunità della media-bassa Val Seriana».

L'ex convento di Sant'Anna

Verrà presto completata l’acquisizione totale dell’ex monastero. «In questi giorni l’amministrazione comunale sta concludendo un accordo con il privato in cui è prevista l’intera cessione al Comune del resto dello storico monastero. L’obiettivo è ambizioso e certamente caratterizzerà e impegnerà il prossimo mandato amministrativo, se non anche quello successivo».

Quando si interverrà e per quale utilizzo dell’immobile? «Gli intendimenti dell’amministrazione sono quelli di recuperare progressivamente il vasto complesso monastico, attraverso successivi interventi per insediarvi tutta una serie di funzioni pubbliche di vario genere. Ai servizi di tipo sanitario che offrirà la Casa di Comunità e a quelli culturali della Casa del Moroni e dell’ex municipio che accoglierà un ampliamento della biblioteca, andranno ad aggiungersi tutta un’altra serie di funzioni pubbliche e di spazi aggregativi (...)

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