Il concorso fotografico del Parco Adda Nord, per raccontare la ricchezza delle aree umide
La partecipazione al concorso, che durerà per otto settimane (fino al 31 marzo), è gratuita. Prevista anche una sezione per i bambini
Oggi, mercoledì 2 febbraio, in occasione della “Giornata mondiale delle zone umide”, il Parco Adda Nord, insieme al circolo di Legambiente Lecco, il Cros Varenna e FotoLibera di Merate, lancia il concorso fotografico “Inverno in palude – Paesaggi, flora e fauna”.
La ricorrenza è stata istituita per celebrare la firma, avvenuta nel 1971, della Convenzione di Ramsar, strumento che fornisce a 170 Paesi le linee guida per la conservazione di queste aree e delle loro risorse. È anche l'unico trattato internazionale sull'ambiente che si occupa di questi particolari ecosistemi che, oltre ad accogliere una ricca diversità biologica di piante, uccelli, mammiferi, rettili, anfibi, pesci e invertebrati, garantisce ingenti risorse di acqua e cibo e svolge una funzione fondamentale di mitigazione dai cambiamenti climatici.
Il concorso punta a dare espressione, attraverso scatti fotografici, alle osservazioni e alle emozioni dei tanti visitatori del Parco Adda Nord; non soltanto nella palude di Brivio, ma anche nelle tante aree umide minori e in generale lungo il corso del fiume Adda nella stagione invernale.
La partecipazione al concorso, che durerà per otto settimane (fino al 31 marzo) è gratuita. È prevista anche un’apposita sezione “Fotografi in erba” per i bambini fino ai 12 anni. Le immagini selezionate saranno al centro di una mostra fotografica che sarà esposta o proiettata in un luogo del Parco in una giornata che è ancora da definire. Un’ulteriore selezione delle fotografie inviate abbellirà le pagine del calendario 2023 che sarà realizzato dal Parco Adda Nord e le bacheche della Palude di Brivio. Per informazioni, regolamento e iscrizioni si può visitare il sito del Parco Adda Nord o quello di Legambiente Lecco.
La Giornata mondiale delle zone umide
Lo slogan di quest’anno è “Valorizza, gestisci, restaura, ama le zone umide”. Il valore delle aree umide è costituito dal fatto che esse immagazzinano grandi quantità di carbonio e assorbono le piogge in eccesso, arginando così il rischio di inondazioni, rallentando l'insorgere della siccità e riducendo al minimo la penuria d’acqua. Basti pensare che solo le torbiere, che coprono circa il 3 per cento del nostro pianeta, immagazzinano circa il 30 per cento di tutto il carbonio: il doppio delle foreste presenti nel mondo. Le aree umide sono quindi i pozzi di assorbimento del carbonio più efficaci sulla Terra, ecosistemi fragili ma fondamentali per la nostra vita.