in vista della stagione turistica

Il Covid pesa sui bilanci comunali: a Sarnico e Lovere torna l'imposta di soggiorno

A Sarnico la tassa era stata abolita nel 2014, ma la crisi ha reso necessario il ripristino. Lovere la applicherà da aprile al 31 dicembre

Il Covid pesa sui bilanci comunali: a Sarnico e Lovere torna l'imposta di soggiorno
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Due anni di pandemia hanno stravolto non soltanto la quotidianità delle persone, ma anche inciso su divari già presenti nel nostro Paese e messo a dura prova i bilanci degli enti locali. Soprattutto dei Comuni più piccoli o a vocazione turistica che, da quando è esplosa l’emergenza Covid, hanno visto ridursi quasi a zero gli introiti derivanti dall’imposta di soggiorno.

Ecco quindi che in vista della prossima stagione turistica il Comune di Sarnico ripristinerà la tassa che il sindaco Giorgio Bertazzoli, nel 2104, anno dell’insediamento del suo primo mandato, aveva eliminato. In realtà l’imposta avrebbe dovuto essere applicata già dal 2020, ma lo scoppio dell’emergenza sanitaria aveva congelato il tutto. Da aprile e fino al 31 ottobre, però, i turisti dovranno pagare 50 centesimi per alloggiare nelle strutture extra alberghiere di Sarnico, 1 euro negli hotel fino a tre stelle e 1,50 euro in quelli di categoria superiore. Va detto che si tratta delle tariffe più basse sul lago, al pari di quelle di Iseo.

Tra i Comuni che introdurranno novità per quel che riguarda l’imposta di soggiorno vi è anche quello di Lovere, che applicherà la tassa per due mesi in più rispetto al solito, ossia da aprile fino al 31 dicembre. Qui i turisti dovranno pagare 1 euro a notte nelle strutture extra alberghiere, 1,50 euro negli hotel fino a tre stelle e 2 euro in quelli superiori.

Non tutte le Amministrazioni della sponda bergamasca del lago d’Iseo applicheranno l’imposta di soggiorno; oltre a Sarnico e Lovere, l’elenco conta i Comuni di Riva di Solto e Predore.

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