Il dott. Gnecchi di Levate aumenta il massimale. Coinvolti anche Dalmine, Osio Sopra e Lallio
Il medico ora potrà curare fino a 1300 pazienti. Iscrizioni fino a esaurimento posti. Ecco come fare richiesta
Il dott. Luca Gnecchi, medico di assistenza primaria dell'ambito di Dalmine, Osio Sopra, Levate e Lallio, ha comunicato che a partire da oggi - lunedì 20 maggio - innalzerà il massimale del numero di pazienti iscrivibili fino a 1.300.
Chiunque risieda nell'ambito e volesse richiederlo come proprio medico, dunque, potrà effettuare richiesta fino a esaurimento posti. L'iscrizione potrà avvenire in quattro modalità differenti.
La prima è online, accedendo al Fascicolo Sanitario Elettronico o all'app Fascicolo Sanitario. È necessario tuttavia essere in possesso di Spid, Cie (Carta d'identità elettronica) o Cns.
La seconda modalità è attraverso lo sportello "Scelta/Revoca", previo appuntamento sulla piattaforma prenotami.cloud, all'ufficio per la sede di Dalmine. Sarà necessario presentarsi con Carta d'identità e tessera sanitaria. Può effettuare la scelta anche una persona di fiducia, munita di delega, un proprio documento d'identità e una fotocopia di quello del delegante.
Infine, è possibile avanzare richiesta inoltrandola tramite sportello telematico (raggiungibile da questo link) o nelle farmacie aderenti del territorio. Questi gli orari del dott. Gnecchi:
Buonasera io sono un MMG, ora in pensione. Sino a ottobre 2021 gli assistiti in carico erano più di 1700 in Bergamo.
Va be' ma intanto oramai ti fanno le ricette on line... possono anche averne 2 mila di assistiti...
Penso che le ore di ambulatorio settimanali siano realmente insufficienti. Case della comunità dove i giovani medici possano esercitare in regime di dipendenza vera e con degne retribuzioni, con struttura diagnostica di base ( elettrocardiografo, ecografo, minimo laboratorio d'analisi, segreteria) tutelati in caso di malattia, infortunio, gravidanza etc... È il futuro e non demandare alla lobby farmacie la professione medica generando nel medio lungo termine più spesa farmaceutica