Il brevetto

Il Gruppo Esposito presenta i suoi "Ecolego", modulari come i celebri mattoncini

Servono a realizzare opere edilizie, stradali e d’arredo urbano, come per esempio panchine, fioriere e cestini

Il Gruppo Esposito presenta i suoi "Ecolego", modulari come i celebri mattoncini
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Lanciato dall'azienda bergamasca Gruppo Esposito di Lallio il progetto “Ecolego”: un’iniziativa di economia circolare, che nasce dal processo di recupero e trattamento dei rifiuti in Sardegna per costituire un vero e proprio brevetto, con qualità certificata al servizio del settore costruzioni.

Il concetto degli ecoblocchi

In pratica, dai rifiuti nascono “blocchi” completamente ecosostenibili, che somigliano un po' proprio ai famosi mattoncini. Proprio come questi ultimi, sono componibili e modulari: cento per cento sostenibili, provenienti dai rifiuti, consentono di costruire manufatti di vario impiego nell’edilizia, nella cantieristica stradale e nell’arredo urbano come, ad esempio, panchine, fioriere e cestini.

Si tratta di manufatti prefabbricati in cemento, ottenuti dal processo di recupero e trattamento dei rifiuti dell’impianto Ecocentro Sardegna a Quartu Sant’Elena, nel Cagliaritano, di proprietà del Gruppo orobico. È il primo di questa tipologia e l’unico in Europa certificato Environmental product declaration (Epd), un riferimento assoluto nel settore ambientale che attesta la qualità delle tecnologie di recupero dei rifiuti. Non è altro che l’applicazione concreta del concetto di "second life products", attraverso cui il rifiuto diventa una vera e propria risorsa per l’ambiente e la comunità.

Un esempio di economia circolare

«È un progetto che ci ha subito entusiasmato molto, perché si tratta di una vera e propria iniziativa di economia circolare. Gli inerti riciclati attraverso il processo brevettato di soil-washing, come sabbia e ghiaia, diventano manufatti prefabbricati componibili che possono essere impiegati per vari utilizzi, sia come pareti divisorie, come dissuasori del traffico o come box per la raccolta di materiali» ha spiegato Ezio Esposito, fondatore del Gruppo.

«Attraverso questo progetto, offriamo alle imprese nel settore costruzioni e stradale prodotti di qualità certificati CE, in grado di ridurre concretamente l’impatto sull’ambiente. Un progetto ambizioso, che punta a limitare anche l'estrazione di materie prime e le criticità delle importazioni». Un’iniziativa che si concretizza nel rispetto delle normative europee e del Programma nazionale per la gestione dei rifiuti (Pngr), che tracciano le linee guida di riferimento per il settore. Diffusisi rapidamente in terra sarda, gli Ecolego stanno suscitando l’interesse di imprese e amministrazioni pubbliche di tutto il territorio nazionale.

«Gli Ecolego offrono dei benefici sia dal punto di vista ambientale che economico – ha aggiunto Esposito –. Già oggi, molti comuni italiani si avvalgono del nostro servizio di recupero rifiuti provenienti dallo spazzamento e dalla pulizia delle caditoie stradali. Hanno la possibilità di acquistare un vero e proprio kit per l’arredo urbano composto da fioriere, panchine e cestini. Un concreto esempio di chiusura del cerchio, dove il rifiuto diventa un una risorsa per arricchire gli spazi pubblici delle nostre città con un approccio sostenibile».

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