Il Manaslu "bestia nera" per Simone Moro: stop al quarto tentativo di scalata invernale
Superato il Campo 1, spiega l'alpinista, quando inizia la scalata vera e propria «il pericolo di valanghe è alto e il vento è un vero problema»
Il Manaslu si conferma la “bestia nera” per l’alpinista bergamasco Simone Moro. A porre fine alla spedizione e ad ostacolare la conquista della metta del massiccio montuoso nepalese, questa volta, è stata la neve e le condizioni metereologiche avverse.
«Utilizziamo questo giorno di sole per impacchettare tutto perché già da stasera inizia a nevicare e continuerà poi domani e dopodomani – ha scritto Simone Moro su Facebook -. Neanche questo mio quarto tentativo è bastato e oggi posso dire di aver passato un anno esatto della mia vita qui sul Manaslu».
La scalata invernale a quella che è l’ottava montagna più alta al mondo, compresa nella catena montuosa dell’Himalaya, si è rivelata particolarmente rischiosa nel momento in cui gli alpinisti avessero superato il cosiddetto “Campo 1”.
«Il problema è che non si riesce veramente ad andare oltre Campo 1 – ha spiegato Simone Moro -. Fino a Campo 1 si può tranquillamente perché è riparato, ma dopo, quando comincia la scalata vera e propria, il pericolo di valanghe è alto e il vento un vero problema. Se il meteo rimanesse stabile potremmo anche tentare, ma continua a nevicare. Oggi tutti insieme, con gli sherpa, i compagni con cui abbiamo condiviso questa esperienza, abbiamo guardato in faccia la realtà e abbiamo deciso di chiudere qui».