Sicurezza di tutti

Il mistero dei certificati antincendio di Comun Nuovo: il Comune sta "indagando"

L'ente municipale potrebbe non essere in possesso dei Cpi. A ottobre il consigliere di minoranza Luca Parietti ha richiesto tutti i documenti

Il mistero dei certificati antincendio di Comun Nuovo: il Comune sta "indagando"
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di Andrea Carullo

A Comun Nuovo da diversi mesi si trascina una vicenda che ha a che fare con la sicurezza del paese. Il motivo è presto detto: il Comune potrebbe non essere in possesso dei Cpi, vale a dire i certificati di prevenzione incendi dei suoi immobili.

Si tratta di documenti essenziali e obbligatori per legge perché le normative vigenti richiedono di adottare tutte le misure necessarie per tutelare persone e beni. L’obbligo si estende a strutture essenziali come edifici scolastici, strutture sanitarie, uffici pubblici, impianti sportivi e molte altre ancora.

Motivo per cui, in data 21 ottobre 2024, il consigliere di minoranza Luca Parietti, capogruppo di Alternativa per Comun Nuovo, ha fatto richiesta formale al Comune per ottenere la documentazione relativa agli immobili di proprietà dell’ente.

Richiesta a cui si è visto rispondere soltanto il 19 novembre: «Per il rilascio di copia dei certificati di prevenzione incendi di tutte le strutture e gli impianti – scrive il responsabile del servizio tecnico –, si comunica che, considerata la necessità di avviare una laboriosa ricerca in archivio, riscontreremo alla richiesta in tempi più larghi rispetto ai 30 giorni consueti».

In pratica, stando a quanto scritto, per trovare quei documenti in archivio ci sarebbero voluti più di 30 giorni e bisognava, quindi, aspettare. Motivazione ritenuta «incongrua» prima dallo stesso Parietti e poi dalla prefettura di Bergamo, contattata dal consigliere di minoranza dopo la risposta del Comune.

E proprio il viceprefetto vicario, negli ultimi mesi, ha contattato per ben due volte il Comune: la prima in data 24 dicembre in cui ha sollecitato all’invio della documentazione e poi, visto il ritardo dell’amministrazione, nuovamente il 30 gennaio. E tutto considerando che (...)

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