Commenti su: Il "no" al comprensorio Colere-Lizzola è sbarcato anche in città. E ha fatto il pienone

Zaninipieremilio

D’accordo con la sig.ra PINUCCIA PISONI, I continui NO (conservatori )in futuro portano a pessimi risultati (es. NO al nucleare, dai soliti Green,ecologisti,ambientalisti)!!!!

Massimo Alloni

Quando le opere non sono infrastrutture di interesse nazionale o internazionale dove a decidere per l’interesse comune devono essere i governi, per gli interventi che riguardano sostanzialmente le comunità locali le decisioni per quel territorio devono essere prese da chi ci vive e lavora. Tutti gli altri possono esprimere le loro opinioni, ma non hanno il diritto territoriale di decidere o di condizionare le scelte dei residenti, soprattutto se da un punto di vista ambientale quegli interventi sono autorizzati.

Gabr

Bellissimo incontro a Boccaleone, relatori preparati, documentati, con sobrietà hanno argomentato le proprie tesi. Difficile dare loro torto. Progetto inadeguato, spendere meglio i soldi a favore del territorio montano.

MAX B.

Buongiorno, difficile commentare la vergogna dilagante di chi, di questa cosa, ne sta facendo un caso nazionale, diffondendo ai quattro venti, ipotesi disfattiste, con visioni mistiche(30/50 anni), senza pensare alla realtà di oggi.... Le politiche Green, il lavoriamo tutti per lavorare meno, o meglio lavorate voi che noi ne parliamo, queste sono le filosofie di questi Signori, dei veri artisti a suonare una bella musica, come la favola del PIFFERAIO MAGICO.... Peccato che chi vive in montagna lotta ogni giorno con tante difficoltà e sopratutto col problema di dover andare via, per garantire alle famiglie una sussistenza.... E poi essere CONTRO qualcosa, è di gran moda, una bella filosofia davvero, quando la pelle è di qualcun altro..... Grazie, saluti

Fabio

Ma di quale turismo stiamo parlando? Lizzola Colere? 😂E le infrastrutture intorno? Ma x piacere la montagna x chi la ama con pochi soldi che ormai finiscono anche quelli

DARIO

Poca neve, va bene. Ma in montagna non si può andare anche in estate?? O siete tutti come Messner? Questo perché è alpinista non voleva nemmeno gli impianti sulle Dolomiti, la montagna solo con le corde, pazzia!! Sono convinto che chi non vuole gli impianti, non vuole nemmeno l'aeroporto, ma in vacanza va con l'aereo!! Per non parlare delle scie chimiche!!! Lasciate lavorare la gente.

Gino

io ho qualche dubbio: 79 milioni per finanziare 3 mesi all'anno di turismo (se va bene) per ancora quanti anni? 5? 10? E quante persone lavorano col turismo di 3 mesi? E cosa fanno per vivere negli altri 9 mesi? A me sembrano soldi buttati

claudio

Non ho una posizione precisa su questo progetto (sì o no) ma mi piacerebbe sapere quali sarebbero i modi alternativi ( testualmente nell'articolo) proposti dal sociologo Barbera per creare lavoro ed evitare lo spopolamento della montagna e soprattutto perchè non siano ancora stati messi in atto visto la crescente desolazione turistica e demografica delle nostre Alte valli.

Borlini Luca

Bisogna chiedere agli interessati paesi in fase di spopolamento cosa ne pensano, tutti bravi qui a Bergamo a dire no, bisogna viverci per capire i problemi degli abitanti e la mancanza di introiti e servizi per il turismo. io ci ho parlato e la situazione è critica per i giovani e non solo. Poi non so se vi rendete conto che il comprensorio è già tutto un gruviera per le gallerie delle miniere.

Carolina Agliardi

Se chi è favorevole alla costruzione degli impianti fosse venuto all'incontro avrebbe sicuramente cambiato idea. Relatori preparati e con i piedi per terra, non è colpa degli ambientalisti se la neve è sempre meno. Da grande amante dello sci, ammetto che mi è passata la voglia avendo saputo cosa ci sta dietro una pista e l'impianto di innevamento!

Alberto

Fred dimentichi che venendo da Bergamo si può andare anche via Ardesio

Ery

Terre alte ha limitato i commenti su fb: complimenti per la libertà di parola. Un collegamento in una valletta che non si fila nessuno e poi sono proprio gli ambientalisti a parlare, grazie a loro in Italia non abbiamo il nucleare, comprando poi energia dalle nazioni vicine.. e si riempiono la bocca con la crisi climatica.

Luca

D'ACCORDISSIMO con quanto scritto da Francesco. Aggiungo: utilizzare le potenzialità della montagna senza deturparla e rispettandola. A furia a di dire no, lo ripeto, andremo a raccogliere la verdura al posto dei marocchini.

Fred

Se non si fanno nuove strade e nuove strutture alberghiere quanti turisti in più pensano di attrarre? A scendere da Colere nel weekend ci vogliono 2 ore per arrivare a Bergamo. La gente di Milano fa prima ad arrivare in Val d’Aosta anche se è 100 km più lontana

Patrizio Previtali

A Francesco Giuseppe vorrei chiedere secondo lui dove finisce la montagna e inizia la città. Quali sono i confini del suo "mare nostrum"? Così da capire chi ha diritto di decidere e chi no, chi ha diritto di guadagnare qualcosa in questa storia e chi no. Quando poi ce lo spiega tiriamo una riga e facciamo pagare i 50 milioni di € di soldi "pubblici" ai soli aventi diritti così decisi. Vedrà che funziona.

Marco

Tutto giusto Francesco Giuseppe, però mi sembra che lei abbia fatto i conti senza l’oste, un oste che si vede sempre di meno: la neve.

Dario conti

Tu non hai partecipato ieri sera, vero?

pinuccia pisoni

vero, rimarranno solo i vecchi, il turismo senza sbocchi va altrove. Bisogna sicuramente modificare il progetto, ma bisogna attuarlo e alla svelta

Francesco Giuseppe

Chi sta in città, considerà le montagne il suo parco giochi dove andare la domenica, mentre chi ci vive vuole lavorare per poter continuare a viverci. Chi sta in città vuole incentivare il turismo per avere attività ed economia alternativa, ma pretende che chi sta in montagno non faccia altrettanto. Economie alternative, quali? È stato vietato di tagliare alberi, di impiantare aziende, di costruire strade, indispensabili per qualunque azienda, di usare i mezzi fuoristrada a due e quattroruote, di usare le motoslitte. Nessuno può creare lavoro in montagna oggi e, dove qualcuno vorrebbe farlo, ecco i soliti finti ecologisti della domenica, che pretendono tutto fermo, perchè loro devono vedere la neve vergine, la terra ben compattaqta per camminare bene, per poi tornare in città con strade asfaltate, senza la neve, a portare i figli a scuola in macchina o bici, comodamente e lavorare in uffici comodi. Lavorare in montagna è anche attirare turisti che spendano e facciano guadagnare chi lavora, non chi gironzola nella neve invernale senza mai spendere un euro, che tutto hanno con se in zaini e va sulle piste a fare sci-alpinismo. Ben vengano iniziative imprenditoriali che sviluppno l'economia della montagna, come questa, e permettano di rimanere in montagna a vivere, senza dover scappare in città. Altrimenti tra pochi anni nelle nostre valli rimarrano solo orsi, lupi e cinghiali.