la questione

Il "no" tecnico della Regione alle salme in chiesa. Ma la battaglia politica resta aperta

La richiesta di una deroga era giunta dalle Valli al Pirellone. Ma secondo il presidente della Comunità montana non è detta l'ultima parola

Il "no" tecnico della Regione alle salme in chiesa. Ma la battaglia politica resta aperta
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È approdata in Regione la battaglia delle Valli bergamasche per lasciare la possibilità di esporre le salme in chiesa e dal Pirellone, in particolare dalla direzione dell'assessorato al Welfare, è arrivata la risposta: un "no" secco.

La ricostruzione

Il caso sarebbe nato inizialmente da San Pellegrino Terme, diffidata da altri Comuni, che avevano segnalato come nel paese non venissero rispettati sia il regolamento regionale del 2022 che individua come luoghi idonei per l'osservazione delle salme la casa del defunto, l'obitorio, la casa funeraria o la camera mortuaria, sia la disposizione di Ats che vieta gli edifici di culto come luogo per esporre la salma.

Il caso si era velocemente espanso, perché la pratica è diffusa in numerosi paesi della Val Brembana e della Seriana. La faccenda si è talmente ingigantita che sono arrivate proteste da entrambe le Valli, con un ordine del giorno presentato il 20 giugno in Comunità montana Valle Brembana che è poi approdato al Pirellone fino alla risposta, negativa, di questi giorni.

La risposta

La Direzione ha spiegato: «L'attuale legge non prevede deroghe ai Comuni montani e offre invece un'ampia gamma di luoghi in cui poter effettuare l'osservazione delle salme e  allestire la camera ardente: l'abitazione del defunto, dei familiari, la casa funeraria, la struttura sanitaria dove è avvenuto il decesso, l'obitorio del Comune, il deposito di osservazione del Comune e il deposito mortuario del Comune».

La lettera della Regione è inviata alla Comunità montana e alle associazioni delle imprese delle onoranze funebri Feniof-Federcofit che erano intervenute manifestando di fatto la loro contrarietà alla richiesta dei sindaci. Feniof-Federcofit ha commentato a L'Eco di Bergamo: «Regione Lombardia ha ritenuto che l'attuale formulazione della legge regionale offra già un'ampia gamma di luoghi dove effettuare osservazione della salma».

La battaglia politica

Il presidente della Comunità montana Val Brembana, Valeriano Bianchi, non è però convinto: «Si tratta di una risposta tecnica. Abbiamo in corso un interlocuzione con i nostri consiglieri regionali e a settembre affronteremo la questione da un punto di vista politico». Sulla stessa linea il consigliere regionale Jonathan Lobati che sottolinea: «La partita non è chiusa: siamo pronti a valutare una modifica della legge».