Il pasticcio di Trenord sui biglietti acquistati ma non pagati. E che tocca risolvere a noi pendolari
Diversi titoli di viaggio acquistati con Paypal tra maggio e agosto 2022 non sono stati pagati. E così tanti devono sanare un "debito" nato a loro insaputa
di Marta Belotti
Dopo una giornata passata a Milano, dopo aver preso treni di punta - il regionale Bergamo-Milano Centrale delle 7.11 e quello in direzione inversa delle 18.11 -, entrambi stranamente puntuali, pensi che per un giorno non imprecherai contro Trenord. Lo pensi, ma non sarà così.
Apri la casella mail e...
Mercoledì 22 febbraio, 18.39. Scendi alla stazione Verdello-Dalmine di ritorno da Milano. Distrattamente, mentre il treno riprende la sua corsa alle tue spalle per arrivare al capolinea di Bergamo, apri la casella posta e... «Gentile cliente, a seguito di una verifica contabile relativa all’anno 2022, abbiamo riscontrato un problema tecnico che ha determinato il mancato pagamento di alcuni titoli di viaggio da Lei acquistati sull’App Trenord tra maggio e agosto 2022 attraverso il metodo di pagamento PayPal».
Una mail falsa?
Istintivamente, si alza l’imprecazione contro Trenord. Non hai ancora riflettuto su di chi possa essere la responsabilità, se di Trenord o di Paypal, ma è la nota compagnia ferroviaria di Regione Lombardia a farti propendere per una sua colpa. Per abitudine, tra ritardi, soppressioni, stazioni senza servizi.
E poi pensi a una mail falsa. A una di quelle truffe di cui tanto si parla oggi. Strano però, perché nella mail non ci sono link, frasi sgrammaticate o maiuscole a caso, come succede spesso in questi casi. Al contrario, ti trovi davanti un elenco con i dati completi dei pagamenti, una scrittura limpida per quanto burocratica e una disposizione grafica ufficiale.
Transazione mancata
Inizi così i tuoi controlli incrociati. Sì, nello storico degli acquisti sull’app Trenord collegata al tuo profilo quei biglietti (per me si parla di sei titoli di viaggio su Milano e due su Bergamo) ci sono. Ma nella casella mail manca effettivamente la tradizionale ricevuta di acquisto che Trenord manda per conferma. C’è un buco proprio in corrispondenza dei mesi indicati, tra maggio e agosto 2022. Le coincidenze iniziano a farsi sospette. Guardi allora lo storico PayPal: no, nessuna traccia di quei pagamenti. Guardi quello del conto: neanche.
Trenta euro in una volta sola
La mail dice la verità. Ti tocca pagare. Ma quanto? Nel mio caso, poco più di trenta euro. Non è un dramma, perché dopotutto quei treni li ho presi ed è giusto che paghi. Anzi, teoricamente li avevo pagati. Ma quel che è successo dà fastidio. Fa innervosire. Perché è un disservizio - l’ennesimo - di Trenord. Anzi, un pasticcio loro che tocca risolvere a noi sborsando in una botta sola una cifra che, invece, avrei dovuto sborsare in un arco temporale decisamente diverso.
Aprendo Facebook, sul gruppo "Pendolari Trenord", trovo conforto nello scoprire che non è successo solo a me, bensì a tanti, che hanno ricevuto quella stessa mail. In tutti è cresciuto lo stesso moto di rabbia e lo stesso fastidio.
Diverse reazioni, un solo pasticcio
Da chi "grida" «Io non pago!» per principio, sentendosi vittima di continui errori, a chi stempera ricordando che forse anche PayPal ci ha messo del suo; c'è chi invece non commenta e legge, ma in cuor suo soffre. Dopotutto, il disservizio ha coperto un periodo lungo. Nel mio caso, si è trattato solo di una manciata di biglietti e l’ammontare del pagamento non è altissimo (ma neanche troppo basso). Chi si è trovato ad acquistarne di più, invece, ha accumulato a sua insaputa un “debito” che dovrà corrispondere tutto in un solo pagamento entro fine marzo.
Si sa che il periodo non è roseo e cinquanta euro in più o in meno fanno la differenza sul bilancio mensile di molte famiglie. Cara Trenord, almeno questo pasticcio potevi evitarcelo...